Corsi di formazione, indagini e ricerche saranno diffusi grazie a una banca dati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2005 22:32
Corsi di formazione, indagini e ricerche saranno diffusi grazie a una banca dati

firenze- E’ questo il primo risultato tangibile del progetto regionale “Valorizzazione dei prodotti finanziati in Toscana dal Fondo sociale europeo negli anni 2000-2006” presentato oggi a Grosseto nel corso di un convegno organizzato dalla Regione con la collaborazione della Provincia di Grosseto.
Al centro del convegno, anche la presentazione delle linee di sviluppo del progetto che impegnerà la Regione fino al 2006 con l’obiettivo di portare a sistema i risultati conseguiti in questa prima fase e definire una strategia complessiva in grado di conciliare il miglioramento dell’offerta formativa e la trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche, il tutto nel quadro di una politica di lifelong learning, che punta, cioè, all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

Hanno preso parte ai lavori, dopo il saluto del presidente della Provincia Lio Scheggi, l’assessore all’istruzione, lavoro e pari opportunità della Provincia di Grosseto Anna Nativi, tecnici dell’Unione Europea, della Regione, operatori della formazione. “Troppo spesso vengono finanziate – spiega l’assessore Benesperi – nuove attività, dimenticando o semplicemnete ignorando iniziative già sperimentate che potrebbero fornire validi spunti per migliorare il sistema della formazione e le possibilità di accesso da parte dei cittadini.

E’ per questo che come Regione ci siamo proposti di dare vita a un progetto che, sposando alla lettera il concetto di mettere in valore implicito, appunto, nella parola valorizzazione, si propone di sfruttare appieno le potenzialità di tutto quello che viene prodotto in Toscana grazie ai contributi del Fondo sociale europeo. In questo modo si favorisce la diffusione di esperienze e la circolazione di idee che arricchiscono la dotazione formativa e informativa (si tratta infatti di prodotti formativi, ricerche e indagini) della regione.

Quella che abbiamo avviato rappresenta la prima esperienza di questo genere a livello nazionale”.

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