Ultima assemblea pubblica a Rifredi di Firenzeinsieme
Razzanelli (Udc): “Nella polemica Amministrazione–Comitati cittadini si dia ascolto alle proteste dei fiorentini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2004 17:36
Ultima assemblea pubblica a Rifredi di Firenzeinsieme<BR>Razzanelli (Udc): “Nella polemica Amministrazione–Comitati cittadini si dia ascolto alle proteste dei fiorentini”

Il nuovo il nuovo polo dell'innovazione e della contemporaneità. E' il tema dell'ultima assemblea pubblica del percorso di partecipazione "Firenzeinsieme" al programma di governo 2004-2009 che si è tenuta a Rifredi e a cui hanno preso parte la presiente del quartiere 5 Stefania Collesi, il Vicesindaco Giuseppe Matulli e gli assessori alla cultura Simone Siliani e alla partecipazione Cristina Bevilacqua. L'incontro ha messo in evidenza la necessità di investire di più nel settore culturale, in particolare per quanto riguarda la contemporaneità, con una specifica attenzione allo spazio della Manifattura Tabacchi e il bisogno di incrementare l'impegno per la musica contemporanea e per la produzione di base in città.

L'assessore Siliani ha spiegato come a Firenze si stia rilanciando la cultura contemporanea attraverso un sistema a rete di spazi, che unisce il Forte di Belvedere, i Cantieri Goldonetta, il Teatro stabile per l'innovazione di Rifredi, il nuovo spazio espositivo Quarter, in collegamento con le atre strutture presenti in Toscana. E' stata inolteeprestata da parte dei cittadini e delle associazioni presenti molta attenzione alla proposta di una fondazione per la cultura, che viene individuata come strumento utile per creare sinergie tra soggetti diversi e per avvicinare i cittadini alle espressioni artistiche, evitando il pericolo di un'operazione esclusivamente economica.

Nella costruzione di questo progetto le associazioni richiedono di essere informate e coinvolte. Una delle ipotesi emerse è anche quella di trasformare l'area di Rifredi e di piazza Dalmazia in un futuro distretto culturale della città, per le molte funzione presenti, dal teatro all'università. L'altro tema affrontato nel corso della serata è stato quello della mobilità e dell'assetto del territorio, in un'area particolarmente coinvolta da intereventi di trasformazione. I problemi sollevati sono stati principalmente legati alla mancanza di parcheggi, soprattutto per i residenti, alla congestione del traffico e alle ricadute sulla vivibilità che potrebbero avere i cantieri programmati.

L'assessore alla mobilità Matulli, informando che il Comune sta svolgendo un attento lavoro di coordinamento tra i vari cantieri per evitare che siano prodotti ulteriori disagi, ha ricordato che il nuovo sistema della mobilità basato sull'incremento del trasporto pubblico, dalla tramvia alla ferrovia metropolitana, dalle piste ciclabili al sottoattraversamento dell'alta velocità, punta a ridurre il trasporto privato e richiede un profondo cambiamento delle abitudini e degli stili di vita di tutti i cittadini.

Gli interventi di carattere infrastrutturale previsti e in fase di realizzazione creeranno nei prossimi anni le condizioni per garantire a tutti il diritto alla mobilità, salvaguardando la salute e la qualità dell'ambiente. "Informare e coinvolgere i cittadini nei processi di trasformazione previsti, è importante anche per responsabilizzarli nella fase dei cantieri, che sarà quella più complessa. I laboratori di progettazione partecipata pensati per definire l'assetto di tre piazze fiorentine, tra le quali anche piazza del Sodo nel quartiere 5, secondo un percorso di coinvolgimento e discussione, sono un metodo di lavoro da sviluppare anche in altri ambiti",ha dichiarato l'assessore Cristina Bevilacqua concludendo l'incontro.

"Voler in un certo senso addebitare ai Comitati cittadini alcuni atti di violenza accaduti nei giorni scorsi equivale a cambiare le carte in tavola e, soprattutto, a trovare una scusa per continuare a non dare ascolto alle proteste di chi abita a Firenze".

È quanto afferma il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che continua: "E’ bene non equivocare o creare connessioni tra le lodevoli attività dei Comitati e certi episodi che con questi ultimi non hanno niente a che vedere. Anzi, è l’ora che l’Amministrazione presti più ascolto a chi dà voce al crescente disagio dei fiorentini. Ormai in città i comitati fioccano. Segno che il malessere è forte e andrebbe ascoltato "

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