CNA Toscana preoccupata per i contenuti della Finanziaria 2005
Rifondazione: almeno che l'ICI non gravi sulle famiglie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2004 14:37
CNA Toscana preoccupata per i contenuti della Finanziaria 2005<BR>Rifondazione: almeno che l'ICI non gravi sulle famiglie

Il presidente della CNA Toscana, Marco Baldi, esprime ancora una volta forte preoccupazione per i contenuti che si stanno delineando nella manovra finanziaria. “In modo particolare – rileva il Presidente CNA Toscana - ci troviamo estremamente critici su questa ipotesi di applicazione dell’ICI sui capannoni e sui beni immobili strumentali delle imprese. Altro che slancio nei consumi, si stanno nuovamente drenando soldi alle imprese tarpando così le ali a qualsiasi possibilità di una ripresa degli investimenti. Qualche segnale positivo sembra che l’otteniamo, attendiamo però il testo finale, dall’abrogazione degli allegati clienti e fornitori, previsione da noi abbondantemente criticata, che è stata riconosciuta come adempimento meramente burocratico. Siamo soddisfatti della cancellazione del contestato automatismo su gli studi di settore, anche se riteniamo prematura, rispetto alle dinamiche economiche, la revisione annuale. Infine voglio citare qualche cifra.

La prevista riduzione dell’IRAP comporta un esborso per l’erario di circa 700 milioni di euro. Qualche commentatore ha sagacemente notato che di questo passo ci vorranno quasi cento anni per azzerare l’imposta. Con i nuovi bolli invece, per arrotondamento all’euro e recupero dell’inflazione, si calcolano circa 1.120 milioni di maggiori oneri per i cittadini e per i nostri artigiani: ogni commento appare superfluo. Queste prime anticipazioni, che ci lasciano molto perplessi, consentono di esprimere un giudizio di forte preoccupazione, che aumenta a dismisura se valutiamo la situazione sul versante degli Enti Locali. Ad esempio le regioni che hanno una sanità “non in equilibrio” potranno, alcune dovranno, porre addizionali IRAP ed IRPEF.

Gli Enti Locali avranno a disposizione solo il volano delle addizionali e della tassa sui rifiuti per far quadrare, se sarà possibile, i bilanci: questo preoccupa per gli imprenditori attivi e per gli imprenditori in pensione.

Sul tema intervengono anche consiglieri di Rifondazone Comunista Monica Sgherri, Anna Nocentini, Leonardo Pieri e della capogrupo di "Unaltracittà/unaltromondo" Ornella De Zordo:
«Siamo pienamente consapevoli degli effetti devastanti che la finanziaria avrà sui Comuni: un taglio di trasferimenti che rischia di portare al collasso le finanze locali o peggio ancora obbligare i Comuni a ricorrere ad un aumento generalizzato di balzi e balzelli.

Pur non modificando il nostro orientamento complessivo sul Bilancio comunale e sul Piano triennale degli investimenti rispetto ai quali riteniamo di esprimere un voto negativo, abbiamo valutato positivamente la scelta dell'amministrazione comunale di non andare a gravare ulteriormente sulle famiglie. Per la prima volta infatti con il passaggio da tassa a tariffa viene scelto di ridurre l'impatto sulle famiglie facendo gravare l'onere per il 70% sulle attività produttive e solo per il 30% sulle famiglie.

Non a caso proprio su questa scelta le organizzazioni sindacali si sono espresse favorevolmente mentre le organizzazioni imprenditoriali non la condividono. Abbiamo ritenuto possibile una astensione legandola all'approvazione di un ordine del giorno per noi fondamentale che impegna l'amministrazione a presentare entro 90 giorni al consiglio comunale un piano di azioni finalizzato a premiare, ad esempio, i comportamenti virtuosi delle famiglie che fanno la raccolta differenziata attraverso la progettazione di isole ecologiche, il potenziamento della raccolta stessa.

Queste azioni dovrebbero, nello spirito originario della legge, incentivare e premiare le famiglie virtuose con un abbassamento del costo della TIA"

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