Ieri la condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia dell'Unione Europea per il mancato recepimento della direttiva europea sull'incenerimento dei rifiuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 Dicembre 2004 19:36
Ieri la condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia dell'Unione Europea per il mancato recepimento della direttiva europea sull'incenerimento dei rifiuti

«La nostra richiesta di attivare strategie alternative alla costruzione di un nuovo inceneritore nell'area fiorentina diventa un obbligo per il Comune di Firenze visto che l'Italia è da ieri fuorilegge per quanto riguarda l'incenerimento dei rifiuti e quindi non ci sono neanche le minime garanzie per la tutela dell'ambiente e della salute umana». E' quanto hanno dichiarato Ornella De Zordo, capogruppo de "Unaltracittà/unaltromondo", e Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista, dopo la condanna dell'Italia da parte della Corte di giustizia dell'Unione Europea per il mancato recepimento della direttiva europea sull'incenerimento dei rifiuti che risale a quattro anni fa.
«La norma - hano spiegato - avrebbe dovuto essere recepita all'interno della legislazione italiana entro il 28 dicembre 2002, ma il nostro paese non ha emanato le disposizioni necessarie per adeguarsi.

La direttiva del 2000 persegue il fine di evitare gli effetti negativi dell'incenerimento dei rifiuti sull'ambiente, in particolare l'inquinamento dovuto alle emissioni nell'atmosfera, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee nonché i rischi per la salute umana che ne risultino. Tale scopo è raggiunto mediante rigorose condizioni di esercizio, prescrizioni tecniche ed istituendo valori limite di emissione per gli impianti di incenerimento dei rifiuti nella Comunità».

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