Trasporto pubblico locale: Firenze la quarta città italiana più cara, Lucca tra le 10 più economiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2004 15:13
Trasporto pubblico locale: Firenze la quarta città italiana più cara, Lucca tra le 10 più economiche

Quando il federalismo si attacca al tram (e al bus). In Toscana, un’ora di bus costa a Firenze l’11% in più rispetto a Siena, il 18% in più rispetto a Livorno, il 25% in più rispetto a Pisa e Pistoia, il 39% in più rispetto a Grosseto, il 45% in più rispetto a Prato e Arezzo, il 49% in più rispetto a Massa Carrara e il 100% in più rispetto a Lucca. Nello studio realizzato dall’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, l’analisi del costo del federalismo nel settore del trasporto pubblico locale.
A livello nazionale, le tariffe sono mediamente più basse al Sud e al Centro, con costi anche quattro volte superiori tra province di regioni diverse, e tripli tra province nell’ambito di una stessa regione.

In Toscana, Firenze presenta un costo orario (1,00 €) superiore del 32% rispetto alla media regionale (0,76 €).

Al di sopra di tale media si attestano anche le città di Siena, Livorno, Pistoia e Pisa, mentre le altre città toscane sono al di sotto della media; in particolare Lucca, con un costo orario di 0,50 €. Il biglietto giornaliero, non presente a Lucca e Pistoia, varia tra un minimo di 2,00 € a Massa Carrara ed un massimo di 4,50 € a Firenze. La corsa semplice costa 0,90 € a Massa Carrara, 0,80 € a Lucca e 0,67 € a Grosseto, mentre è assente nelle altre città. L’abbonamento settimanale è in vigore solo a Firenze (16,00 €) e Grosseto (7,75 €).

L’abbonamento mensile costa in media 24 € con un minimo di 20,66 € a Grosseto ed un massimo di 31,00 € a Firenze. L’abbonamento mensile ridotto per studenti, non presente a Grosseto, Lucca, Massa Carrara e Siena, varia tra i 18,00 € di Pistoia e i 21 € di Arezzo. Infine l’abbonamento annuale, non presente a Grosseto e Massa Carrara, costa 191,50 € a Pisa, varia tra i 200,00 € e i 232,00 € per le città di Lucca, Arezzo, Siena, Prato, Livorno e Pistoia e raggiunge un massimo di 310,00 € a Firenze.
“La giungla tariffaria nel trasporto locale” commenta Giustino Trincia, vice segretario di Cittadinanzattiva, “ha ben poco di giustificabile, e al cittadino-consumatore ancora una volta non resta che pagare senza alcuna possibilità né di comprendere le ragioni di così tante differenze, né di incidere sui meccanismi che portano a fissare queste tariffe”.

Nove i parametri considerati: costo del biglietto a tempo (presente nel 93% dei capoluoghi italiani), validità temporale del biglietto, costo orario, costo del biglietto di corsa semplice (presente solo nel 25% dei capoluoghi italiani), costo del biglietto giornaliero (presente nel 59% dei capoluoghi italiani), costo dell’abbonamento settimanale (presente nel 41% dei capoluoghi italiani), costo dell’abbonamento mensile (presente nel 97% dei capoluoghi italiani), costo dell’abbonamento mensile ridotto per studenti (presente nel 59% dei capoluoghi italiani) e costo dell’abbonamento annuale (presente nel 59% dei capoluoghi italiani).

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