20,8 milioni di euro di tagli ai Comuni della Provincia

Redazione Nove da Firenze
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19 novembre 2004 19:45
20,8 milioni di euro di tagli ai Comuni della Provincia

(19 novembre 2004) - "Il Governo abbia il coraggio di dire che i piccoli Comuni vanno chiusi. Così, con tagli ai finanziamenti che per noi sono mazzate mortali, non possiamo andare avanti".
Questo l'amaro sfogo di Alessandra Pini, sindaco di San Godenzo, il piccolo paese della montagna fiorentina preso a simbolo delle difficoltà dei piccoli Comuni, nel quale oggi si è tenuta una iniziativa di denuncia dei tagli previsti nella proposta di legge Finanziaria per il 2005 approvata ieri in prima lettura dalla Camera: una seduta aperta della Giunta provinciale.
Questa mattina nella piccola sala del Consiglio comunale di San Godenzo si sono trovati, insieme al presidente Renzi ed ai suoi assessori, gli onorevoli Realacci, Franco e Galante, l'assessore regionale Conti, il presidente della Comunità Montana Denti, il vicepresidente del'Unione regional delle Province Logli, i sindaci di tutti i Comuni dell'area e rappresentanti di Anci e Uncem.
Per il complesso dei comuni della Provincia di Firenze, ha rilevato Realacci, il taglio dovuto alla Finanziaria nell'attuale stesura sarebbe di circa 20,8 milioni di euro, pari all'8,6% dei bilanci.
Per il Comune preso a simbolo dell'iniziativa di oggi, San Godenzo, che è il più piccolo per numero di abitanti della provincia (sono 1160), verrebbe a sparire circa il 7% delle risorse.

Altri 25mila euro mancherebbero all'appello in conseguenza del vincolo che sempre la nuova Finanziaria pone sull'utilizzazione delle entrate derivaneti dagli oneri di urbanizzazione. C'è poi l'effetto "accumulo", denunciato dall'onorevole Franco: la precedente Finanziaria e le successive manovre avevano già colpito i Comuni. Diventa un problema in queste condizioni assicurare servizi essenziali come quelli di trasporto o scolastici e relizzare opere pubbliche indispensabili. Senza parlare della contraddizione di contrarre risore là dove servirebbero per rilanciare lo sviluppo locale: "è come - ha rilevato Realacci - se un agricoltore risparmiasse sulle sementi".
“Per quanto riguarda la Provincia – ha precisato Renzi – abbiamo calcolato un taglio di 44 milioni di euro sui 212 che intendiamo programmare per investimenti importanti per lo sviluppo del nostro territorio.

L’obiettivo della iniziativa di oggi, che non poteva che tenersi nel Comune più piccolo della nostra comunità, è portare la situazione alla ribalta, dando voce a chi ha meno possibilità di farsi sentire. Vogliamo segnalare come la negatività degli effetti del testo attualmente in discussione in Parlamento, e più in generale di una politica poco federalista e poco lungimirante, si ripercuotano dal più grande al più piccolo Comune”.

«Era ora che la spesa tenesse conto delle reali capacità delle casse comunali di Firenze.

Erano anni che chiedevamo un preciso impegno da parte della giunta: finalmente si è capito che la strada intrapresa nel passato era ormai diventata impraticabile». Così il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi commenta i dati del bilancio di previsione 2005. «Ci sono minori entrate per 155 milioni di euro e minori spese per 196 milioni di euro - ha spiegato Toccafondi - la giunta sta dunque facendo quello che da tempo le consigliavamo di fare, soprattutto in momenti di difficoltà economica: non spendere più senza criterio.

I dati sembrano confermare che l'amministrazione non si affida più a provvedimenti straordinari come vendita del patrimonio immobiliare e delle società partecipate e cartolarizzazioni». «Addizionale e compartecipazione Irpef restano però un tormentone - ha rilevato il vicecapogruppo di Forza Italia - in primo luogo per i cittadini, che ne subiranno direttamente le conseguenze. C'è un problema: cosa succederà se nella legge finanziaria non aumenterà la quota di compartecipazione Irpef, ovvero la parte del gettito fiscale destinata agli enti locali? A quel punto, per pareggiare il bilancio, si dovranno trovare altri dieci milioni di euro: tagliando i servizi, aumentando le tariffe o l'Ici».

«Ma anche questa volta la giunta non potrà dire che la colpa è del governo Berlusconi - ha sottolineato l'esponente di Forza Italia - i trasferimenti statali sono rimasti invariati. Il problema è che dalla Regione ai Comuni arriva poco o niente. La giunta Martini, nonostante abbia, per il 2005, un bilancio di più di 8 miliardi di euro e possa disporre del 10% in più delle risorse mette a disposizione dei Comuni solo il 3% dei suoi fondi».

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