Cruccolini: «Con le strutture inutilizzate una rete di accoglienza per gli immigrati»
Emergenza freddo: 80 posti letto per i senza fissa dimora e i 20 posti letto per donne sempre occupati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2004 21:47
Cruccolini: «Con le strutture inutilizzate una rete di accoglienza per gli immigrati»<BR>Emergenza freddo: 80 posti letto per i senza fissa dimora e i 20 posti letto per donne sempre occupati

Un censimento per individuare quelle strutture vuote che potrebbero essere utilizzate per realizzare una rete di accoglienza per gli immigrati. E' la proposta lanciata dal presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini intervenuto, ieri pomeriggio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, all'incontro pubblico sulla proposta di legge regionale sull'immigrazione. «L'accoglienza - ha sottolineato Cruccolini - è la carta da visita di una città. A cinquant'anni di distanza dall'esperienza del sindaco La Pira e del suo progetto per una Firenze città operatrice di pace e dove fosse rispettata la dignità di ognuno non possiamo ancora tollerare che ci siano persone che dormono nei giardini pubblici o alla stazione di Santa Maria Novella».

Il presidente del consiglio comunale si è poi soffermato su altri due aspetti: la necessità di garantire una adeguata formazione professionale agli immigrati ed a quei cittadini extracomunitari che si trovano in carcere. «Nel primo caso - ha detto Cruccolini - si tratta di fornire una formazione che permetta all'immigrato di poter sfruttare tutte le alternative e possibilità offerte dal mercato del lavoro». «Quanto agli immigrati detenuti - ha concluso - bisogna pensare ad attivare strumenti che garantiscano loro un vero reinserimento nella società.

Casa e lavoro sono due elementi per impedire che questi cittadini tornino a commettere reati».

Gli ottantotto posti letto per i senza fissa dimora, (80 all'Ostello del Carmine e 8 all'Albergo Popolare) e i 20 posti letto per donne in via del Porcellana, disponibili tutto l'anno, sono praticamente sempre occupati. E' questo il primo sommario bilancio dell'emergenza freddo che ha preso il via il 15 novembre scorso e che durerà fino al 31 marzo 2005. A partire da quest'anno, oltre al volontariato della Caritas, si occupano dei servizi dell'emergenza freddo e la pronta accoglienza altre associazioni, disponibili a gestire volontariamente il progetto, che sono: l'associazione Progetto Arcobaleno, Angeli della Città, Ronda della Carità, Comunità di Sant'Egidio, associazione Anelli mancanti e l'associazione cattolica internazionale al servizio della gioventù (Acisjf).

I volontari, tutte le sere dalle 19 alle 22, si renderanno disponibili a gestire una fase del progetto "Emergenza freddo", attraverso vari servizi. Duplice l'obiettivo: fornire alloggio e un pasto caldo ai senza fissa dimora e offrire loro l'opportunità di intraprendere un percorso di reinserimento sociale con l'aiuto di personale qualificato. Oltre al progetto "Emergenza Freddo", è in funzione, per tutto l'anno, anche la Pronta Accoglienza presso tre strutture: l'Albergo Popolare, per soli uomini, in via della Chiesa 66, con 32 posti letto, il San Paolino in via del Porcellana 28, con 12 posti letto per uomini, e Santa Lucia in via Sant'Agostino 19 per 8 posti donne singole e 2 posti per madri con minori.

La Direzione dell'Albergo Popolare ricorda che per le prenotazione relativa alla Pronta Accoglienza basta rivolgersi alla portineria dell'Albergo Popolare di via della Chiesa, 66 dal Lunedì al Sabato nelle ore 09.00 - 13.00. Per quanto riguarda invece l'Emergenza Freddo gli utenti possono prenotarsi presso l'Ufficio della Caritas in via del Porcellana 30 nei giorni Martedì, Giovedì, Sabato dalle 10.00 alle 12.30.

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