Sviluppo rurale: centrato l’obiettivo regionale di spesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2004 14:58
Sviluppo rurale: centrato l’obiettivo regionale di spesa

firenze- Una spesa pubblica totale prossima ormai ai 500 milioni di euro e un indice complessivo di avanzamento del programma intorno al 70 per cento. Sono questi i dati importanti e positivi resi noti dall’assessore regionale all’agricoltura Tito Barbini, in relazione alla dinamica di spesa del Piano di sviluppo rurale nei primi quattro anni di attuazione. In particolare, l’anno in corso sta confermando questo trend positivo, con 121,5 milioni di euro di pagamenti relativi a quasi 10 mila domande, una quota superiore alle previsioni (105 per cento) e che colloca la Toscana in una posizione superiore alla media nazionale (96 per cento).

“Di grande rilievo è stata la tenuta del metodo di programmazione locale, che quest’anno ha visto l’ingresso di nuovi soggetti, con le comunità locali di nuova costituzione – spiega Barbini – L’inserimento in un programma già avviato avrebbe potuto provocare nell’immediato qualche problema. Il risultato complessivo ha invece dato dimostrazione di un solido impianto organizzativo”.
Tra le diverse misure la più consistente voce di spesa si conferma quella relativa ai premi per la riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni agricole (circa il 40 per cento della spesa complessiva), affiancata da quella per gli investimenti aziendali, per la trasformazione e per la diversificazione delle attività soprattutto nel settore agrituristico (un altro 40 per cento).
Molto importanti sono inoltre altre misure con minore spesa ma con un notevole impatto sulla popolazione, sui prodotti e sui territori, quali quelle relative alla forestazione, alla commercializzazione dei prodotti di qualità, ai servizi assenziali alle popolazioni rurali.

L’assessore ha ricordato anche che è in fase di avvio il lavoro per la prossima fase di programmazione (anni 2007-2013), per il quale la Regione intende coinvolgere come sempre tutti i soggetti interessati, in modo da utilizzare al meglio le risorse che Unione europea, Stato e Regione destineranno alle zone rurali. (pc)

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