Martini: “Investimenti a rischio se non sarà rimosso il tetto del 4,8%”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 novembre 2004 02:00
Martini: “Investimenti a rischio se non sarà rimosso il tetto del 4,8%”

firenze- “Due sono le scelte che accompagnano l’elaborazione di questo bilancio – ha sottolineato oggi il presidente della Toscana Claudio Martini, illustrando la finanziaria regionale per il 2005 - Garantire le risorse a sostegno della spesa sociale, quelle per la sanità, l’ambiente e al tempo stesso incrementare il capitolo degli investimenti straordinari, in modo da aiutare la ripresa economica e rispondere ad alcune forti esigenze di tipo sociale ed ambientale”. “Il rischio – ha aggiunto il presidente – è che se la Finanziaria non verrà modificata e non sarà rimosso il tetto del 4,8% sugli investimenti, buona parte degli interventi che abbiamo programmato non potranno essere realizzati nonostante la disponibilità delle risorse”.

Il programma straordinario di investimenti prevede infatti il cofinanziamento da parte di Comuni e Province e a rischio potrebbero essere soprattutto gli enti locali che hanno investito e stanno investendo di più. “Il tetto del 4,8% è comunque una delle misure più contestate – spiega Martini – Tutte le Regioni si sono opposte e la sua cancellazione non è dunque improbabile. Noi, insieme alle altre Regioni, faremo di tutto perché ciò avvenga”. Parlando del bilancio il presidente della Toscana ha anche sottolineato come siano “stati incrementati i capitoli di spesa che i Comuni hanno richiesto”.

I trasferimenti agli enti locali, da parte della Regione, nel 2005 cresceranno del 36,4% e passeranno da 911 a 1243 milioni di euro.
“Non abbiamo aumentato le tasse – conclude poi Martini – Abbiamo stanziato risorse per il nuovo patto per lo sviluppo e l’occupazione, per far sì che non rimanga solo un’indicazione generica ma diventi qualcosa di concreto e praticabile. Abbiamo anche mantenuto i finanziamenti per tutte le leggi varate. In una situazione finanziaria resa anche per le Regioni molto difficile mi sembra l’obiettivo più ambizioso che ci potevamo porre”.
La proposta di bilancio 2005 della giunta sarà già dai prossimi giorni in commissione all’esame del Consiglio regionale.

Prima di Natale dovrebbe arrivare in aula.
“Il bilancio che abbiamo proposto stanzia risorse per l’occupazione, mantiene alti i livelli di spesa sociale. Non viene tagliato alcun servizio. Mi auguro – ha detto Martini, rispondendo alle domande dei giornalisti – che in Consiglio regionale Rifondazione Comunista comprenda ed apprezzi questo dato. Sarebbe una novità”.

“La scelta fondamentale del bilancio 2005 è quella di rafforzare gli investimenti” spiega subito l’assessore al bilancio e alle finanze della Regione, Marco Montemagni.

“E’ una scelta per rendere più competitiva la nostra regione - sottolinea - E’ una scelta necessaria per vincere la sfida della globalizzazione, spingendo sull’acceleratore dell’innovazione, sulla ricerca e sulla qualità dell’offerta dando ai toscani un segnale di fiducia verso il futuro”
Nel 2005 gli investimenti aumenteranno sensibilmente. Il programma pluriennale straordinario cresce di 603 milioni (279 milioni di risorse regionali) e dunque supera oggi i 3 miliardi e 169 milioni di euro contro i 1445 milioni iniziali: 1 miliardo e 345 milioni sono risorse regionali.

Di fatto in due anni l’impegno è più che raddoppiato. Crescono inoltre gli investimenti ordinari, che passeranno da 80 a 154 milioni di euro il prossimo anno. “Le scelte di bilancio tendono anche a dare sostanza al nuovo patto per lo sviluppo sottoscritto nei mesi scorsi con i soggetti istituzionali, sociali ed economici della Toscana - annota Montemagni – In bilancio sono presenti risorse destinate a recepirne i principi ispiratori, con stanziamenti per i distretti industriali, la formazione professionale e i centri di eccellenza.

Nel programma straordinario degli investimenti c’è inoltre un apposito fondo di 20 milioni di euro destinato al nuovo patto per lo sviluppo e l’occupazione”.
“Abbiamo fatto la scelta di investire – conclude l’assessore – nonostante le difficoltà finanziarie in cui versano Regioni, Province e Comuni. Lo Stato deve alla Regione Toscana oltre 100 milioni di euro, entrate certe che il governo in più occasioni si è impegnato a trasferire. Un impegno che la stessa Corte dei Conti ha sollecitato più volte a mantenere.

Quei soldi che ancora mancano, dovuti essenzialmente alla restituzione dell’Iva sui trasporti e alla compensazione dei minori gettiti dell’accisa sulla benzina e delle tasse automobilistiche, ci hanno costretto ad un momentaneo contenimento della spesa corrente, che reintegreremo al momento in cui queste risorse saranno rese disponibili”.

I numeri
E’ un bilancio da 8.447 milioni di euro quello per il 2005: il 9% in più rispetto al bilancio 2004 presentato a novembre dell’anno scorso.

Diviso tra gli oltre 3 milioni e mezzo di abitanti della regione, fanno 2.369 euro a testa: nel 2004 erano 2.172. Alla fine dell’anno entrate ed uscite dovrebbero comunque crescere fino a 10 miliardi e mezzo di euro. Degli 8.447 milioni attuali, 6.472 sono spesa corrente, 1.511 investimenti e 464 rimborso di prestiti. Rispetto al 2004 la spesa corrente aumenta del 3,85%, quella degli investimenti del 10,29.

Tasse bloccate e nuove agevolazioni
“Le tasse su cui la Regione può intervenire non sono aumentate per l’ottavo anno consecutivo” sottolinea l’assessore al bilancio e alle finanze Marco Montemagni.

“Anzi, in questi anni, in termini assoluti la pressione fiscale si è ridotta in rapporto al Pil, per effetto del processo inflazionistico - prosegue l’assessore – Abbiamo confermato tutte le agevolazioni tributarie sull’Irap concesse negli anni precedenti e quelle sulle tasse automobilistiche. Ne abbiamo prevista anche una ulteriore". La novità riguarda l’Irap, ridotta dal 4,25 al 3,75 per cento per tutte le aziende socialmente responsabili certificate SA 8000, lo standard che garantisce che l’impresa, nell’intero ciclo produttivo, non faccia ricorso a lavoratori costretti in condizioni di disumanità, iniqua retribuzione ed instabilità.

Confermate dunque le riduzioni, sempre sull’Irap, per le aziende dotate di certificazione ambientale: dal 4,25 al 3,50% per le aziende Emas, al 3,85 per le imprese ISO14001 fino a 20 milioni di imponibile. Il principio è “chi meno inquina, meno paga”. Cancellato, come l’anno scorso, il bollo auto per le masse rimorchiabili fino a 6 tonnellate e sui veicoli rubati o demoliti entro il termine per il pagamento. Confermato pure l’annullamento dell’Irap per i cosiddetti spacci di montagna che svolgano almeno un servizio di pubblica utilità.

Aliquota al 3,25% per Onlus e nuove imprese giovanili nei primi tre anni di atttività, al 3,75% per le imprese montane fino a 77.500 euro di fatturato. Niente bollo auto infine, anche quest’anno, per Onlus ed associazioni di volontariato sui mezzi usati a fini sociali e bollo ridotto, il corrispettivo di una vecchia Panda, per chi ha un veicolo tra i 20 e i 30 anni di vita.

Privilegiare gli investimenti
Sale a tre miliardi e 169 milioni di euro - oltre 6.136 miliardi delle vecchie lire – il programma straordinario pluriennale di investimenti varato dalla giunta regionale nel 2002 e partito l’anno seguente: il più grande investimento da quando la Regione nel 1970 è nata.

Di questi tre miliardi e 169 milioni, 1.354 li mette direttamente la Regione: il resto altri soggetti pubblici e privati. Rispetto al 2004 ci sono 279 milioni in più di risorse regionali, suddivisi in tre anni fino al 2007. Ed il programma straordinario - 389 milioni di euro da spendere nel 2005 - è l’esempio più evidente di come la giunta abbia voluto, quest’anno, privilegiare soprattutto la spesa di investimento.

Sostenere l’economia, aiutando il sistema produttivo
La Regione sosterrà l’economia in maniera diretta, con i fondi destinati all’agricoltura, all’artigianato, all’industria , al turismo, al commercio e alle politiche intersettoriali.

In bilancio nel 2005 ci sono – per l’economia – 521 milioni di euro a disposizione, mentre nel 2004 erano 464. Ma la Regione assicurerà un ulteriore sostegno al sistema produttivo, in questa complessa fase del ciclo economico, anche in forma indiretta investendo nei settori della formazione e del lavoro, per consolidarare e qualificare l’occupazione, e della cultura che rappresenta anche un volano di sviluppo del turismo. Di supporto allo sviluppo economico anche gli interventi su trasporti ed infrastrutture per la mobilità.

Le risorse complessivamente destinate all’economia, direttamente od indirettamente, diventano dunque molte di più: 1.077 milioni di euro solo per il 2005. (slides 11,12,13,e 14) “In questa fase si fa più forte la richiesta di interventi qualificati a sostegno del sistema produttivo e come Regione abbiamo cercato di dare una risposta che riteniamo importante per la nostra economia” sottolinea l’assessore Montemagni.
Ecco alcuni esempi di intervento
Per finanziare i patti territoriali dell’innovazione ci sono 6 milioni di euro dal Docup obiettivo 2.

Altri 9 milioni (3 di fondi regionali) sono previsti per la riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali. Per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, con le nuove regole di Basilea 2, è stato creato un fondo regionale di garanzia finanziato per un milione e 700 mila euro nel 2005 (e un milione e mezzo nel 2006) direttamente con risorse regionali, oltre a 2 milioni di euro provenienti dal Docup. Competitività e sostenibilità ambientale in agricoltura sono capisaldi del piano di sviluppo rurale, che sarà finanziato assieme al programma Leader con 100 milioni di euro.

Sette milioni sono previsti per il fondo per la zootecnia e 30 milioni per la riforestazione e la tutela dei boschi.
Per il fondo unico per l’industria invece sono stati stanziati 52,2 milioni di euro: 15 serviranno per l’innovazione, due milioni e 400 mila euro per la ricerca e cinque milioni e mezzo per la promozione economica.
Sanità e sociale
La sanità assorbe ancora la maggior parte del bilancio regionale. Per il sistema sanitario, tra investimenti ordinari e spesa corrente, sono stanziati 5.307 milioni di euro, quasi il 63 per cento rispetto al 65,4% dell’anno scorso.

In media la Toscana spenderà 1.488 euro per ogni suo abitante: l’anno scorso erano 1.425. Alle politiche sociali sono destinati invece 53 milioni di euro. Particolarmente significativo è l’impegno finanziario che la Regione assicura per l’assegnazione di contributi per gli affitti che, rispetto al 2004, raddoppia passando da 2 a 4 milioni di euro. (slides 15 e 18)

Maggiore efficienza dell’amministrazione
Già nel 2004 la giunta ha attuato una serie di interventi per migliorare l’efficienza della macchina regionale.

La razionalizzazione proseguirà anche nel 2005. Nel 2004 la Regione ha inoltre acquistato i palazzi di Novoli, dove dal 1974 c’è il centro direzionale, e i locali in via Cavour dove ha la sede il Consiglio regionale. E’ stata acquistata anche la sede di rappresentanza della Regione Toscana a Bruxelles. Gli acquisti (151 milioni di euro) consentono un risparmio annuale sugli affitti di 7,6 milioni. Nel 2005 sono stati stanziati poi altri 25 milioni di euro (ed altrettanti nel 2006 e 2007) per acquistare ulteriori immobili e consentire così la riunificazione di gran parte degli uffici a Novoli.

(slide 22).

“Nonostante un quadro complessivo difficile ed incerto – conclude l’assessore Montemagni – presentiamo un bilancio significativo e qualificante l’azione regionale. Bilancio caratterizzato dalla concreta volontà di investire sul ‘Futuro della Toscana’. Desidero, infine, ringraziare tutti i partecipanti ai tavoli di concertazione per l’intenso e proficuo lavoro che abbiamo svolto insieme”.

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