Aurelia sicura, subito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2004 18:39
Aurelia sicura, subito

E' lo slogan della marcia dei Comuni maremmani, delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni agricole che sabato 23 ottobre alle ore 10 partirà da Borgo Carine (Capalbio).
E’ da un anno e mezzo che la Regione Toscana sta confrontandosi con il Governo su un’inutile e dannosa opzione autostradale mentre la SS1 Aurelia da Rosignano a Civitavvecchia rimane una dei tratti più a rischio d’Italia per l’incidentalità, che in quest’area raggiunge valori doppi della media nazionale (0,87 incidenti/km, afronte dei 0.42 incidenti registrati in media sulle strade statali in Italia).

Eppure: a) nella Legge Finanziaria 2001 erano stati stanziati 304 miliardi di vecchie lire per mettere in sicurezza dei 25 km più pericolosi tra Caparbio e Tarquinia, mai investiti; b) nel luglio 2001 era stato presentato dall’ANAS il progetto definitivo di potenziamento dell’Aurelia a quattro corsie da Cecina a Civitavecchia (194 km, 1.10 miliardi di euro), che non ha mai concluso la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.
Nulla si muove perché è in corso una trattativa tra il Governo che propone la realizzazione di un’autostrada collinare (200 Km, costo 2.98 miliardi) o intermedia come recentemente sponsorizzata dal Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana, con l’appoggio della Regione Lazio, che vuole un’autostrada costiera (200 km, , costo 2.20 miliardi).

Tutti i progetti autostradali hanno a un elevatissimo impatto ambientale e costi insostenibili per lo Stato, ma si continua a tenere la Maremma in ostaggio.
Quattro le motivazioni condivise dai promotori della manifestazione: 1) l’Aurelia nel tratto Grosseto-Civitavecchia è una delle strade più pericolose d’Italia con una media di incidenti doppia di quella nazionale; 2) la Maremma Tosco-Laziale fonda la sua economia su agricoltura e turismo di qualità. La Maremma Toscana è il primo Distretto Rurale d’Europa; 3) il territorio e l’ambiente non devono essere distrutta; l’unico intervento sostenibile e compatibile con l’economia del territorio di oggi e di domani, senza causare un nuovo scempio all’ambiente, è la messa in sicurezza dell’Aurelia e della viabilità interna; 4) con un’Aurelia adeguata il traffico sarà finalmente sicuro e la Maremma una mèta ambita e non un’area di attraversamento veloce.

In evidenza