Il Servizio Idrico Integrato: le esperienze di gestione, la regolazione, le criticità, il futuro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2004 14:48
Il Servizio Idrico Integrato: le esperienze di gestione, la regolazione, le criticità, il futuro

Convegno di livello nazionale quello in programma a Firenze oggi e domani presso il Palazzo dei Congressi di Firenze. “Il Servizio Idrico Integrato: le esperienze di gestione, la regolazione, le criticità, il futuro”, questo il tema, sarà l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione della riforma introdotta dalla cosiddetta legge “Galli”, a dieci anni dalla sua emanazione.
La situazione ad oggi evidenzia come dei 91 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) che compongono il territorio nazionale, 38 hanno completato il percorso indicato dalla riforma.

In termini di popolazione il dato è ancora più elevato visto che i 38 ATO rappresentano circa il 51% dei cittadini italiani per i quali la fornitura dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione avviene in base alle regole stabilite dalla “Galli” e dai successivi atti di recepimento. Una situazione in estensione su tutto il territorio nazionale tanto che, quest’anno, gli Enti di Ambito, ovvero i soggetti ai quali sono affidati compiti di regolazione e controllo dei servizi idrici, con l’obiettivo di coordinarsi sulle tematiche comuni, hanno ritenuto opportuno istituire un’ associazione nazionale (A.N.E.A.), il cui Presidente è Luciano Baggiani, Presidente di Aato 3 Medio Valdarno. A pochi mesi dalla sua fondazione A.N.E.A.

è già un importante punto di riferimento del settore ed ha partecipato anche all’organizzazione del convegno sul decennale della Galli dove il presidente dell’associazione, Luciano Baggiani, ha sottolineato gli aspetti positivi della riforma. ”Da una frammentazione strutturale degli operatori si sta rapidamente passando ad un’integrazione verticale ed orizzontale delle gestioni attraverso la costituzione di soggetti gestori di ATO. I nuovi gestori di acquedotti, fognature e depuratori”, ha continuato il Presidente Baggiani, “sono SpA con una notevole capacità di sviluppo industriale.

Possono fare affidamento su ingenti risorse derivanti dalla fatturazione di migliaia di utenze e quindi sviluppare progetti industriali complessi”.
Nel suo intervento Baggiani ha anche individuato possibili problematiche per i consumatori indicando la strada da percorrere. ”Esiste il rischio che i consumatori dei servizi idrici si trovino disorientati da questi cambiamenti, rimanendo “schiacciati” vista l’impossibilità a cambiare il fornitore dei propri servizi idrici. Per evitare che la logica del profitto possa eccedere i normali livelli, ritengo sia necessario dare maggiori risorse e ruolo ai soggetti deputati al controllo quali gli Enti di Ambito, in modo da controbilanciare i gestori d’Ambito”.
Su questo e su altri tematiche si svilupperà il convegno di Firenze, importante momento di approfondimento e di confronto con tutti gli operatori del settore.

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