Obiettore israeliano incontra presidente consiglio comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2004 18:40
Obiettore israeliano incontra presidente consiglio comunale

«Ho rifiutato di proseguire il servizio militare quando, in Cisgiordania, ho visto la brutalità delle forze di occupazione israeliane. Di fronte a questa trappola, l'unica soluzione possibile, sia sul piano emotivo che su quello politico, è rifiutarsi di fare il servizio militare. Un rifiuto che ha per me un significato politico ed è importante, anche se ho rischiato il carcere, perché può influire sul corso degli avvenimenti». Così parla Zohar Milchgrub, un obiettori di coscienza israeliano che questo pomeriggio, in Palazzo Vecchio, ha incontrato il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini.

«Il primo gesto coraggioso risale alla guerra del Libano - ha spiegato Milchgrub - il movimento Yesh Gvoul (C'è un limite) è nato nel 1982 per riunire gli obiettori di coscienza in occasione dell'invasione israeliana. Ha cominciato pubblicando, diffondendo manifesti e volantini per incoraggiare i soldati a rifiutare di partecipare a questa sporca guerra. Adesso siamo 25 attivisti e, con tutti i mezzi a disposizione, cerchiamo di fornire sostegno, anche economico, a chi rifiuta di prestare servizio nei territori occupati».

«Il vostro movimento deve gemellarsi con altre associazioni pacifiste italiane e non - ha detto il presidente del consiglio comunale Cruccolini - così dimostrerete che la vostra battaglia è seguita con attenzione anche nel resto del mondo». Cruccolini è intervenuto anche sulla questione del muro costruito da Israele nei i territori occupati. «Dopo il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia dell'Aja che proclamava l'illegittimità del muro - ha ricordato il presidente del consiglio comunale - c'è stata la risoluzione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite ed è stato intimato al governo di Gerusalemme di obbedire all'alta Corte.

Eppure questa vergognosa barriera non è stata ancora abbattuta. Le pur legittime esigenze di sicurezza di un paese non devono generare nuovo odio e ulteriori sofferenze ai palestinesi». Zohar Milchgrub ha poi consegnato a Cruccolini un messaggio e invitato i fiorentini a visitare Israele «per rendersi contro delle bellezze di questo paese e nello stesso tempo per sensibilizzare sulla drammatica situazione e per lavorare per una pace duratura. «La pace non può essere costruita a pezzi - ha sottolineato il presidente del consiglio comunale - si può e di deve partire dall'Iraq e arrivare in Palestina.

Dopo gli ostaggi a Bagdad dobbiamo liberare venti milioni di iracheni ostaggio di una guerra incomprensibile e dare ai palestinese la loro autonomia».

Stasera - ore 20.30- è al Circolo Arci Pampaloni, in Via Maccari 104.
Perché un normalissimo ragazzo sceglie la galera per le sue convinzioni? Zohar Milchgrub è israeliano, ha 24 anni ed è un refusenik, membro di Yesh Gvul, organizzazione di pacifisti israeliani che si batte contro l'occupazione e sostiene gli obiettori di coscienza e i militari che si rifiutano di prestare servizio nei Territori Occupati.

Per la serata l'associazione ConsumAttori propone un menù coerente ai principi del consumo critico e di un'economia nonviolenta: ingredienti da produttori locali, biologici o biodinamici certificati, scelta vegetariana, coloniali del commercio equo e solidale, acqua del rubinetto, ottimo vino bio. Prezzo equo: 10 euro.

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