Sottopasso di viale Strozzi, Toccafondi (Fi): presto una commissione di indagine
Il debutto, preludio della città che i Fiorentini ancora non si immaginano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2004 15:54
Sottopasso di viale Strozzi, Toccafondi (Fi): <I>presto una commissione di indagine</I><BR>Il debutto, preludio della città che i Fiorentini ancora non si immaginano

Dalle 8 di questa mattina è iniziata la corsa per sistemare il controviale di superficie sopra il nuovo sottopasso della Fortezza. I problemi rigurdano la curva di immissione degli autobus da via valfonda, che crerebbe ingorghi. L'accelerazione dei lavori ha l'obiettivo di aprire il sottopasso al traffico di viale Fratelli Rosselli, il 13 settembre, giorno della ripertura delle scuole, anziché, il 18 di settembre, quando scomparirà l'ovonda.
I comitati cittadini all'indomani dell'apertura del nuovo sottopasso, chiedono l'allontanamento dei responsabili tecnici e politici.

Contrariamente ai progetti, i bus passeranno sempre in superficie. Infatti i tecnici del Comune hanno ritenuto l'interramento creato di fronte alla Fortezza da Basso insufficiente al transito dei mezzi pubblici.
"Per il sottopasso di viale Strozzi, se verranno confermate alcune notizie, si dovrebbe istituire una commissione d'indagine.", A chiederlo è il consigliere di Forza Italia Gabriele Toccafondi. " Ai sensi dell'art. 28 dello Statuto del Comune di Firenze nonché dell'art. 32 del Regolamento del Consiglio Comunale - dice Toccafondi- il consiglio può votare l'istituzione di una commissione di indagine con lo scopo di accertare inadempienze e responsabilità in merito ad atti che riguardano l'amministrazione comunale".

"Il nuovo sottopasso di Viale Strozzi è stato aperto ieri e già le polemiche non mancano". Segnala l'esponente di Forza Italia. Secondo Toccafondi il traffico che esce da Via Valfonda, non riuscirebbe infatti ad immettersi nella carreggiata senza causare intoppi al flusso dei mezzi che arrivano dal Viale Fratelli Rosselli. La curva secca che è stata "realizzata", rischia di mettere in seria difficoltà i tanti pulmman e i molti autobus Ataf, Lazzi, Cap che ogni giorno percorrono quel tratto di strada." "La prima grande opera di questa nuova giunta di centrosinistra, il sottopasso di viale Strozzi, si sta rivelando un vero e proprio tormento, - aggiunge Toccafondi- così come la prima grande opera pubblica, ovvero il sottopasso di piazza Vittorio Veneto, lo era stato per la prima giunta Domenici.

Già per quell'opera, pensata a tre corsie lineari e realizzata a due corsie con doppia curva, chiedemmo che chi aveva sbagliato dovesse pagare, adesso se verranno confermati i primi preoccupanti dati chiediamo, coerentemente, la stessa cosa ovvero che se ci sono stati errori o inadempienze qualcuno debba pagare". "Se le notizie verranno confermate - fa sapere il consigliere azzurro- siamo di fronte ad un errore macroscopico poiché da Via Valfonda dovrebbero passare centinaia di autobus che per svoltare sarebbero costretti ad "invadere" l'altra corsia proprio al centro della curva con evidente pericolo.

C'è stato un errore di progettazione, di realizzazione, oppure quella curva doveva proprio essere così pericolosa? Domande alle quali occorre dare risposte immediate e con la massima trasparenza, per questo una commissione di indagine aiuterebbe tutti. " "Visto che oggi inizieranno anche i lavori per la demolizione della pensilina della stazione di Santa Maria Novella non vorremmo che le ruspe si dovessero fermare qualche altro giorno nella zona perché c'è una curva da migliorare."conclude Toccafondi.



Mario Razzanelli: la linea 3 della Tramvia? E’ una ‘follia urbanistica’
“La linea 3 della Tramvia che collegherà Careggi a Viale Europa è una ‘follia urbanistica’ “: è quanto ha affermato Mario Razzanelli, capogruppo Udc al Comune di Firenze, stamani nel corso di una conferenza stampa.
“Questa linea è l’asse principale di tutto il sistema, perché collegherà le zone più popolose della città, ovvero Careggi e Gavinana. La linea partirà dall’ospedale di Careggi, impegnando in modo tutt’altro che leggero viale Morgagni: in prossimità delle fermate l’ampiezza stradale sarà ridotta della metà circa, passando da 19/18 a 10 metri.

Teniamo presente che, al momento, dal viale passa gran parte del traffico diretto verso Sesto Fiorentino e il suo hinterland produttivo e commerciale”.
“Ma ancora più penalizzato sarà il tratto Dalmazia-Fortezza, sia perché il quartiere 5 - Vittoria, Romito, Careggi, le Panche, Rifredi, - è il più popoloso della città, sia perché sopporta tutto il traffico diretto verso Sesto. In Piazza Leopoldo, la tramvia, in sede protetta, con la conservazione dello spartitraffico e degli alberi, lascerà 2 metri circa dal marciapiedi in due punti; lo stesso avverrà tra Piazza Viessieux e Via Guasti.

Ancora, la fermata Statuto lascerà una corsia di 2 soli metri in un punto che è già ora uno dei più critici di tutto il traffico fiorentino. La linea 3 interesserà poi i viali di circonvallazione dalla Fortezza all’Arno: l’ampiezza dei viali verrà ridotta mediamente da 28 a 15 metri, rendendo del tutto insufficiente l’unica ‘bretella’ di traffico che abbia oggi la città su tutta la parte a nord del fiume”.
“Concludendo, oggi la Linea 3 della tramvia, così come ci viene proposta, produrrebbe notevolissime difficoltà al traffico privato e commerciale, creando in tutte le aree interessate ingorghi inestricabili, con aumento di inquinamento e disagi”.
“Prima di buttare al vento mille miliardi delle vecchie lire, il Comune faccia almeno una simulazione di come reggerà il traffico una volta realizzata la tramvia”.


“A tutto questo, si aggiunge poi un’ulteriore beffa: dopo il clamoroso errore nel sottopasso di piazza Vittorio Veneto, eccone un altro in quello alla Fortezza. Firenze è nel caos totale: si va avanti a tentoni, sperperando soldi pubblici e abusando della pazienza dei cittadini. E’ l’ora che qualcuno si assuma le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Non è possibile che mai nessuno paghi per gli errori commessi”.

Nelle città europee servono per aumentare la viabilità, creando nuovi sbocchi per il traffico (ad esempio i lungo-fiume sotterranei a Bruxelles, Parigi e Roma).
A Firenze invece l'obiettivo centrale delle gallerie stradali è stata la crezione di piazze.

Ma se oltre mille autobus dovranno passare sulla nuova piazza della Fortezza, dove finirà l'annunciata pedonalizzazione? In compenso Viale Strozzi, che offriva alle auto 7, 8 corsie, ora dispone di 4 corsi, con una strozzatura all’imboccatura del tunnel. In superficie dunque niente collegamento con il Palazzo dei Congressi, ma soltanto una resede davanti al Bastione per esaltarne la bellezza.
Stessa sorte al sottopasso di piazza Vittorio Veneto: le corsie prima erano 6, ora 4 e con tortuosità dovute alla forma della galleria.
Come sarà perciò questa Firenze 2010? Una città di piazze forse, con una viabilità parzialmente interrata, ma con viabilità automobilistica diminuita, vetture presumibilmente aumentate e i treni metropolitani grandi come un’Eurostar ad attraversarla.

E forse al termine, la voglia di rifare tutto da capo.

Pietro Lulli

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