Il Tribunale Amministrativo della Toscana ha depositato stamani la sentenza in merito al ricorso presentato contro la deliberazione del Sistema integrato degli ospedali regionali (SIOR) che ha individuato il promotore finanziario del progetto per la costruzione dei quattro nuovi ospedali di Prato, Pistoia, Lucca e Massa Carrara. La scelta del promotore finanziario ha una sua peculiarità, che la differenzia rispetto alle procedure di una classica gara d’appalto; tuttavia è necessario adottare canoni procedurali che garantiscano il rispetto dei criteri di par condicio e di trasparenza.
Sotto questo profilo alcune fasi della procedura seguita dal SIOR sono apparse censurabili ai giudici amministrativi e, in conseguenza di ciò, dovranno essere ripetute, rinnovando l’esame delle due proposte presentate dagli aspiranti promotori.
L’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi commenta: “La gara è fatta salva e non appare necessario ripartire da capo, ricominciando il percorso fin dal momento della presentazione delle offerte. Quello che abbiamo attivato in Toscana è uno dei primissimi esempi di finanza di progetto e purtroppo viviamo in un paese ove vicende come questa hanno ancora carattere sperimentale, i contenziosi sono per certi versi fisiologici e costellano le vie che portano alla realizzazione di gran parte delle opere di pubblico interesse.
Anche in Toscana abbiamo avuto numerosi casi, anche recenti, di vicende simili. Ad Empoli per esempio, in un altro caso di edilizia ospedaliera. Ora il SIOR provvederà a dar corso a quanto richiesto dai giudici amministrativi. Il mio auspicio è che ciò sia sufficiente a far cessare i motivi del contendere. L’unico ed esclusivo interesse del governo regionale in tutta questa vicenda è infatti quello di realizzare nel miglior modo possibile i quattro nuovi ospedali, per completare così l’ammodernamento strutturale della rete ospedaliera della nostra Regione e qualificare ulteriormente il livello già molto alto della sanità Toscana.
Spero - conclude l’assessore Rossi - che la sentenza del Tar segni un punto di svolta nella vicenda e che si intraprenda rapidamente la via per cominciare a porre le “prime pietre” dei quattro nuovi ospedali.
