Interrogazione di Cellai (AN) sui lavori in via degli Avelli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2004 12:50
Interrogazione di Cellai  (AN)  sui lavori in via degli Avelli

Perché non sono stati rispettati i tempi per la conclusione dei lavori del primo lotto in piazza Santa Maria Novella? E' il quesito posto all'amministrazione dal consigliere di Alleanza Nazionale Jacopo Cellai. «I lavori di risistemazione del primo lotto della piazza, che riguarda via degli Avelli - ricorda Cellai in una interrogazione - dovevano iniziare nel giugno 2003 e concludersi entro 200 giorni, come comunicava l'architetto Maurizio Barabesi rispondendo ad specifica domanda dell'allora consigliere comunale Antonio Andriulli.

L'allora assessore Vincenzo Bugliani, durante l'incontro, il 25 marzo scorso, con l' "Associazione S.M.Novella", aveva dichiarato e garantito, a nome della giunta, a residenti, commercianti, albergatori ed operatori economici della zona interessata che sicuramente i lavori sarebbero terminati entro il 30 giugno scorso. Nonostante le formali richieste degli operatori - sottolinea il consigliere di Alleanza Nazionale - di sospendere i lavori nella stagione estiva, per evitare il protrarsi di una situazione da tempo gravemente lesiva dei loro legittimi interessi proprio nel periodo più interessato dal turismo, l'amministrazione comunale ha inteso proseguirli, garantendo, peraltro, la loto conclusione per la data sopra citata.

I lavori, però, sono stati ripetutamente interrotti, con il conseguente allungamento dei tempi». Cellai vuole anche conoscere «sulla base di quale progetto i lavori verranno portati avanti, con particolare riferimento alle scelte attinenti quel che resta del prato erboso, la fontana e l'arredo urbano di Santa Maria Novella», «se corrispondono al vero le citate affermazioni dell'ex assessore Bugliani e del suo staff per le quali non esisterebbe, ad oggi, la disponibilità finanziaria per dar seguito ai lotti successivi al rifacimento di via degli Avelli», «se risponda a verità che si sia dovuti intervenire in più riprese in questa strada, essendo stata calcolata in modo erroneo l'inclinazione dei tombini di scarico» e, infine «se e come si intenda riparare al danno causato agli operatori economici».

(mr)

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