Stazzema: gli enti locali restano parte civile, ma lo Stato non lo è ancora
Il Tribunale di La Spezia ha respinto un’eccezione della difesa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2004 17:44
Stazzema: gli enti locali restano parte civile, ma  lo Stato non lo è ancora<BR>Il Tribunale di La Spezia ha respinto un’eccezione della difesa

firenze - Rimangono a pieno titolo parte civile al processo di La Spezia sulla strage di Sant’Anna di Stazzema. Lo ha deciso il Tribunale rigettando l’eccezione sollevata da uno degli avvocati degli imputati. “Si è tentato di estromettere la Regione Toscana e gli altri enti territoriali che si sono costituiti parte civile al processo per la strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema”, commenta l’assessore regionale al Bilancio, Finanze e Programmazione, Marco Montemagni, che anche stamani era alla Spezia al Tribunale Militare per la seconda udienza.

“Lo ha fatto, in maniera avventata, l’avvocato difensore di uno degli ex Ss imputati per la strage. Ma il Tribunale ha accolto le argomentazioni forti e convincenti del professor Federico Grosso, avvocato di parte civile per la Regione Toscana”. “E’ ineccepibile e giusta la decisione del Tribunale di rigettare nettamente l’eccezione sollevata. Ritengo – aggiunge Montemagni – che sia non solo un preciso diritto, ma anche un fondamentale dovere per la Regione essersi costituita parte civile, a tutela degli interessi della popolazione toscana per i danni morali e materiali che la nostra comunità ha subito così pesantemente a seguito delle atrocità commesse a Sant’Anna da nazisti e fascisti.

Il processo va avanti per accertare verità e responsabilità dell’eccidio. E questo è un fatto di grande importanza, perché si tratta di un processo di straordinario significato storico e morale. In questo contesto un forte rilievo assume la recente confessione resa da Ludwig Goering, un altro ex Ss, il quale ha dichiarato di aver partecipato alla strage e di aver sparato con la mitragliatrice ad un gruppo di oltre venti persone, donne e bambini inermi. Per costui il Tribunale Militare ha fissato al 6 ottobre la prima udienza.

E anche questo è un fatto importante”. “La Regione segue e continuerà a seguire – conclude Montemagni – con la massima attenzione tutto l’iter processuale, perché finalmente sia resa giustizia alle 560 vittime innocenti di Sant’Anna e a tutte le vittime delle altre stragi nazifasciste”.

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