Sono dieci i centri di eccellenza dell’ateneo fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2004 11:32
Sono dieci i centri di eccellenza dell’ateneo fiorentino

Una rete di centri di eccellenza nella ricerca e nell’alta formazione. Si consolida presso l’Università di Firenze l’attività legata a queste nuove strutture, aggregazioni di docenti e ricercatori su temi per i quali l’Ateneo ha raggiunto una particolare qualificazione anche a livello internazionale.

“Tali centri – spiega il prorettore alla ricerca Alberto Del Bimbo – nascono con l’obiettivo di creare luoghi di interscambio culturale tra studiosi che condividono interessi scientifici affini per la realizzazione di ricerche interdisciplinari, e, al tempo stesso, realizzare programmi di alta formazione di master e dottorato e sviluppare il trasferimento dei risultati attraverso collaborazioni con istituzioni e imprese”.

Sono dieci i centri riconosciuti dall’ateneo, al termine di una severa selezione.

Tre sono operativi da quest’anno: il Centro di linguistica storica e teorica, il Centro su Turbomacchine e sistemi energetici; il Centro per lo studio a livello molecolare e clinico di malattie croniche, infiammatorie degenerative e neoplastiche per lo sviluppo di nuove terapie.

Altre sette strutture di eccellenza erano già state riconosciute: il Centro per la Comunicazione e l’Integrazione dei Media, l’Istituto di Studi Umanistici: Antichità, Medioevo, Rinascimento ; il Centro di studio delle condizioni di rischio e lo sviluppo di attività di protezione civile, il Centro di Ricerca di Risonanze Magnetiche Nucleari, il Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non Lineari, il Centro per gli Studi e le Ricerche Parlamentari e il Centro Studi per la storia del pensiero giuridico moderno, la realtà di ateneo di più antica tradizione e prestigio internazionale.

L’occasione per presentare l’attività di questi centri è stata il convegno “L’alta formazione negli ordinamenti universitari” svoltosi ieri, presso l’Aula Magna, nell’ambito delle iniziative per l’ottantesimo anniversario dell’ateneo fiorentino.

“L’Università non può disertare il compito dell’alta formazione – ha detto il rettore Augusto Marinelli introducendo il convegno - A Firenze abbiamo scelto di valorizzare le nostre specificità, ma nello stesso tempo di favorire convergenze con altri atenei su temi determinati, per creare dei veri e propri poli a livello nazionale, come nel caso dell’Istituto Italiano di Scienze Umane”.

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