Per le imprese un formidabile strumento per la composizione delle controversie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2004 10:47
Per le imprese un formidabile strumento per la composizione delle controversie

"E’ bene chiarire che la conciliazione non è propriamente un mezzo per avere giustizia -scrive Gerri Martinuzzi, dirigente della Camera di Commercio di Firenze sul mensile istituzionale- essa non serve per stabilire torti o ragioni, diritti e risarcimenti, vinti e vincitori. La conciliazione consiste invece in un negoziato, volontario e riservato, nel quale dei soggetti in lite, con la preziosa assistenza di un terzo neutrale ed imparziale - il conciliatore, esperto oltre che della materia del contendere, soprattutto di tecniche di conciliazione - arrivano a comprendere la migliore soluzione possibile al loro problema, dopo una valutazione generale dei loro rapporti, in una prospettiva quindi non limitata al solo fatto oggetto della controversia.

Spesso tale negoziato conduce ad un accordo che viene recepito in un contratto. Ma quando un accordo è potenzialmente la soluzione migliore possibile, quali sono i fattori negativi che impediscono ai contendenti di trovarlo con le sole loro forze o con l'aiuto dei propri consulenti? Quali sono gli ostacoli all'accordo che devono essere neutralizzati dal conciliatore con abilità e professionalità? Diversi e di frequente non percepiti dagli interessati: carenze di comunicazione, incomprensioni, lacune informative, pretese infondate, non sufficiente conoscenza della conciliazione da parte dei consulenti, sentimenti irrazionali che innescano o acuiscono le dispute (rancore, invidia, desiderio di rivalsa e quant'altro).

In quante controversie si può con certezza affermare, fin da subito, di trovarsi di fronte ad interessi obiettivamente inconciliabili? Invero in molti casi ciò non è affatto scontato, in particolare quando la continuazione dei rapporti di collaborazione tra le parti assume di per sé un valore economico. Si pensi ad esempio alle conseguenze negative, per un commerciante o un artigiano, che possono derivare, anche per effetto del passaparola, dalla perdita di un cliente insoddisfatto. Allo stesso modo cosa possa significare rompere i rapporti con un fornitore o un committente su cui magari si fonda, almeno in parte, la prosperità della propria azienda.

In questi casi conviene allora, come primo passo, attivare una procedura veloce, semplice e poco onerosa, qual è la conciliazione, per non correre il rischio di fare una scelta inappropriata e più costosa come l'immediato ricorso al giudice, magari per il solo fatto che porterebbe con ogni probabilità ad una traumatica e definitiva rottura nei rapporti fra le parti in lite.
Proprio per queste ragioni la Camera di Commercio fornisce alle imprese un servizio di conciliazione affidabile ed efficace sempre più utilizzato ed apprezzato dagli utenti: un'opportunità da non perdere per ridurre i costi e diventare più competitivi!"

In evidenza