Uomini e Contrade di Siena
Memoria e vita di una tradizione cittadina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2004 12:27
Uomini e Contrade di Siena<BR>Memoria e vita di una tradizione cittadina

Molti dei più autorevoli ricercatori di storia del Palio, vari docenti universitari, giornalisti, protagonisti della Festa e appassionati di storia locale hanno collaborato alla stesura del volume "Uomini e contrade di Siena. Memoria e vita di una tradizione cittadina", che sarà presentato giovedì 17 giugno 2004, alle ore 17.30 nella Sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, dal Sindaco Maurizio Cenni insieme ai docenti della nostra Università Fabio Mugnaini e Gabriella Piccinni.
Si tratta di una pubblicazione, curata da Aurora Savelli e Laura Vigni, resa possibile dal sostegno della Banca Monte dei Paschi e del Consorzio per la Tutela del Palio, che raccoglie gli Atti delle conferenze svoltesi fra il gennaio e il febbraio 2003 per iniziativa del Comune di Siena, con il patrocinio del Magistrato delle Contrade.

Sulla scia del grande apprezzamento da parte del pubblico di senesi e contradaioli che aveva partecipato alle conferenze, il Comune ha deciso di procedere alla pubblicazione degli Atti per divulgare gli spunti di riflessione allora emersi, nonché i risultati delle più recenti ed originali ricerche sulla storia delle contrade e del Palio.
Le principali sezioni del volume rimandano al filo conduttore del tema tradizione/appartenenza, e sono introdotte dall’ampia riflessione di Pietro Clemente su Tradizioni, ragnatele, modernità, nella quale sono analizzati gli elementi di interesse e di emblematicità del ‘caso’ senese.


Della prima sezione, dal titolo "Nel cuore della città", sono parte il saggio di Aurora Savelli Con fuochi e insegna, tamburo e torce: costruire il territorio della contrada, appartenere alla città (Siena, secoli XVII-XVIII), corredato da tre appendici inedite elaborate dall’autrice (elenchi di contradaioli dell’Oca e dell’Onda nel Seicento e il primo statuto dell’Oca del 1646), e il contributo di Giancarlo Francini Tre generazioni alla ricerca del territorio e della contrada (Siena, XX secolo e un po’ oltre), che analizza la problematica dell’appartenenza attraverso lo sguardo e le aspettative di bambini, genitori e nonni dei nostri tempi.
La seconda sezione, "Segni del passato e del presente", riunisce gli interventi sulla storia dei simboli delle contrade di Patrizia Turrini (Il bestiario delle contrade di Siena: letteratura, arte e araldica tra medioevo e prima età moderna) e Giovanni Mazzini (Il microcosmo araldico contradaiolo: una proposta di classificazione), seguiti da quelli di Paolo Brogini e Donatella Ciampoli sul rinnovo dei costumi dell’anno 2000.

Sono da segnalare il ricco corredo iconografico dell’intervento di Turrini e la trascrizione integrale, curata da Mazzini, di registri che documentano le feste svoltesi dal 1546 al 1561 offrendo notizie preziosissime sulle contrade. La sezione comprende anche un contributo di Armando Santini sull’origine del simbolo dell’Onda, nonché il testo (a cura di Donatella Ciampoli) delle convenzioni fra Comune e contrade per il rinnovo dei costumi del 1928 e del 1955
La sezione "Regole in divenire" è centrata sul regolamento del palio: dopo un excursus storico di Laura Vigni, che giunge fino al 1949 delineando quelli che sono a giudizio dell’autrice gli elementi di rottura e quelli di forte continuità nella storia dei diversi regolamenti del palio, le questioni più in evidenza nel dibattito recente sono trattate da Roberto Saladini, Pasqualino Cappelli, Mauro Finetti, Carlo Rossi, Andrea Muzzi, Adinolfo Brandolini d’Adda, Luigi Socini Guelfi e Giuliano Catoni.

Vi si trova anche il testo integrale dei documenti sulla violenza approvati dal Magistrato delle Contrade nel 1991 e nel 2002.
Un approccio più individuale è quello proposto nella sezione "Profili di priori di contrada", nella quale Giordano Bruno Barbarulli, Paolo Leoncini e Alessandro Leoncini presentano le biografie di Anton Francesco Bandini (1759-1839), Virgilio Grassi (1861-1950) e Luigi Bianciardi (1873-1940). In appendice all’intervento di Paolo Leoncini è riprodotta l’interessante quanto impietosa relazione dell’‘inviato speciale’ Virgilio Grassi sul palio corso a Roma nel 1923.
In "Temi di un dialogo tra mondo locale e mondo ‘fuori’" Luigi Tomassini (Siena, senesità e palio nelle riviste per un turismo ‘borghese’) e Attilio Brilli (Il palio dei viaggiatori: incanto, seduzione, violenza) spiegano come, fra Ottocento e Novecento, la nostra città abbia sviluppato un potenziale di attrattiva turistica nel quale il palio ha giocato un ruolo di grande rilievo.

Nella sezione sono poi messi a confronto sguardi ‘esterni’ sul palio (quelli dei due giornalisti Ranieri Polese Remaggi e Emilio Ravel), e quelli ‘interni’, rappresentati dai due presidenti del Consorzio per la Tutela del Palio e del Comitato Amici del Palio. La trascrizione di alcuni verbali del 1948 documenta il grande attivismo di quest’ultimo organismo intercontradaiolo, tutto proiettato nell’immediato dopoguerra sulla promozione della Festa.
Chiudono il volume i commenti a ciascuna sezione svolti rispettivamente da Mario Ascheri, Alessandro Falassi, Roberto Martinelli, Roberto Barzanti e Duccio Balestracci.

La struttura del volume richiama volutamente un ventaglio di problemi e di sguardi possibili sulle contrade e sul palio, senza pretesa di esaustività ma per indicare semmai vie passibili di ulteriore sviluppo e ricerca: quella sfuggente quanto appassionante del peso nella vita degli individui dell’appartenenza al territorio e alla contrada/istituzione; il ruolo di elementi che incidono fortemente nello spirito di corpo e di gruppo (gli emblemi e le rielaborazioni dei ‘segni’ del passato); le tracce spesso determinanti dei singoli nelle comunità di contrada; la dialettica, sempre vivissima, delle contrade con le istituzioni cittadine e con tutto ciò che si muove ‘fuori’ dalla comunità urbana.

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