Scandicci: 100.000 euro l’anno in solidarietà per il Sud del Mondo dal nuovo centro polivalente di Mani Tese a Pieve a Settimo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2004 00:06
Scandicci: 100.000 euro l’anno in solidarietà per il Sud del Mondo dal nuovo centro polivalente di Mani Tese a Pieve a Settimo

“100mila euro l’anno per finanziare progetti di solidarietà in Asia, Africa e America Latina. È quanto ricaveremo dalle attività di riciclaggio del nuovo centro polivalente che sarà aperto a Pieve a Settimo dal settembre prossimo. Grazie al contributo di lavoratori motivati e dei volontari ridurremo i rifiuti prodotti a Scandicci attraverso la raccolta e la commercializzazione dei beni usati donati dai cittadini”. Così il presidente di Mani Tese Italia, Filippo Mannucci ha presentato la nuova struttura che aprirà ai cittadini subito dopo l’estate.

Si tratta di un prefabbricato, progettato dallo studio Fusani-Vegni e dall'Ing. Covan, che, coerentemente con l'impegno ambientale e sociale di Mani Tese, utilizza alcuni elementi di bioarchitettura. La struttura è realizzata grazie al Comune di Scandicci e finanziata dall’assessorato all’ambiente della Regione Toscana e dai fondi europei del Docup; Banca Etica ha anticipato, visto il valore sociale e ambientale del progetto, i fondi necessari per la costruzione.
Per il vicesindaco Gheri “E’ il risultato positivo di un percorso iniziato dal Comune di Scandicci che grazie ad un’apposita convenzione ha reso possibile la realizzazione di strutture definitive per un importante obiettivo di interesse pubblico.

Un centro polivalente orientato alla solidarietà che vede il coinvolgimento dei cittadini e del volontariato”. Il progetto è stato premiato come il migliore in Toscana nel consentire la riduzione dei rifiuti attraverso il riuso. Per l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci “si tratta di un progetto esemplare, che rispetta le priorità della Regione in materia di ambiente. In quanto centro di riuso questa struttura contribuirà infatti alla riduzione dei rifiuti in sintonia con le più avanzate direttive europee.” Franci, intervenendo alla presentazione del centro di Mani Tese, ha concluso definendo ammirevole la struttura del centro e si è complimentato per l’utilizzo di elementi di bioarchitettura necessari per mettere in atto i principi dell’ecoefficienza.

Il centro infatti produce energia attraverso l’impianto fotovoltaico, scalda l’acqua attraverso quello solare, utilizza una caldaia a biomasse e una parete solare passiva. Azioni queste, che costituiscono una delle linee portanti della politica regionale per l’ambiente su cui è imperniato il Piano di Azione Ambientale varato dalla Regione Toscana.
L’Università di Firenze (prof. Lubello e Ing. Spadi), ha evidenziato come già con le vecchie strutture si contribuisca a circa l'1% della raccolta differenziata del comune di Scandicci recuperando così 350 tonnellate di beni di cui solo il 2% diviene rifiuto mentre ben il 64% viene riutilizzato ed il 44% avviato a riciclo.

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