Benesperi scrive alla Moratti: "Stop ai tagli degli insegnanti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 giugno 2004 00:16
Benesperi scrive alla Moratti:

Firenze - Le Toscana rischia, con il prossimo anno scolastico, un drastico peggioramento della qualità della scuola, mentre si prospettano "disorientamento e disagio" per gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie. La causa di tutto questo è da ricercare nella riduzione ulteriore degli organici degli insegnanti operata dal ministero dell'istruzione per l'anno scolastico 2004-2005 che inizierà il prossimo settembre. La denuncia è dell'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi che ha inviato, nei giorni scorsi, una preoccupata lettera al ministro dell'istruzione, dell''università e della ricerca Letizia Moratti.
Nella lettera l'assessore invita il ministro "a riconsiderare la determinazione degli organici già assegnati per evitare l'impoverimento della scuola e perseguire l'obiettivo comune di un'istruzione pubblica capace di garantire a tutti il fondamentale diritto ad un sapere sempre più moderno e qualificato".

L'assessore esprime la sua "viva preoccupazione per la situazione che si verrà a creare nella scuola toscana se verranno confermati i dati, comunicati dal suo ministero all'amministrazione scolastica, concernenti gli organici degli insegnanti per l'anno scolastico 2004-2005". Gli organici infatti, spiega l'assessore, sono stati determinati dal ministero sulla base di previsioni e non delle effettive iscrizioni. Risultato: rispetto alle previsioni ci sono oltre 4000 studenti in più. Gli organici degli insegnanti risultano così, "alquanto sottodimensionati".
L'assessore prosegue indicando le numerose zone d'ombra che si profilano.

"A fronte di tale significativo aumento degli alunni, gli organici previsti risultano assolutamente inadeguati: nella scuola dell'infanzia ed in quella primaria l'aumento degli insegnanti è assolutamente insufficiente a coprire quello degli alunni. Nella scuola secondaria di primo grado e in quella superiore l'organico addirittura diminuisce in misura consistente. Inoltre l'organico di diritto del sostegno è addirittura inferiore di 213 unità rispetto a quello spettante sulla base del numero degli alunni".

"Questi dati - avverte Benesperi - metterebbero seriamente in discussione i livelli di qualità e quantità dell'offerta formativa, riducendo quella pluralità di figure specialistiche di docenza (per la seconda lingua, per le sperimentazioni didattiche, per il tempo pieno, l'integrazione interculturale, l'inserimento dei ragazi portatori di handicap ecc) necessarie al configurarsi di una qualificata scuola moderna e che penalizza soprattutto regioni come la Toscana che, da sempre, hanno saputo esprimere alti livelli di innovazione e di qualità dell'istruzione".

Ma non è tutto. Ai tagli degli organici infatti, si deve sommare, ricorda l'assessore nel suo messaggio, anche il fatto che, a tutt'oggi "non si intravede ancora un chiaro percorso per l'attuazione del nuovo assetto istituzionale delinato dalla riforma del titolo V della Costituzione che, oltre a sancire il valore costituzionale dell'autonomia scolastica, prefigura chiaramente un quadro forte di responsabilità e di competenze decentrate in materia di istruzione e formazione".
Nei giorni scorsi l'assessore Benesperi si era incontrato con le organizzazioni sindacali e aveva raccolto il disagio profondo del mondo della scuola.

Nel corso dell'incontro i sindacati avevano citato dati ministeriali che indicano, per la Toscana, gravi carenze di organico: le più gravi alle medie (-82 insegnanti) e alle superiori (-39) e, soprattutto, nel sostegno (-213). Insufficiente, secondo Cgil, Cisl e Uil anche la dotazione per materne ed elementari, rispettivamente con appena 45 e 67 insegnanti in più. (bc)

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