E’ il tema del convegno in programma il 5 giugno, con inizio alle ore 9, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana. Organizzato dall’Associazione Toscana per la Lotta contro la Fibrosi Cistica, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer, il Centro Regionale Toscano per la Fibrosi Cistica e il Consiglio Regionale della Toscana, il convegno annovera esperti di livello internazionale quali Philip M. Farrel, preside dell’Università del Wisconsin (Usa), massima autorità mondiale nello screening per la Fibrosi Cistica, e Jeff.
S. Wagener, clinico dell’Università del Colorado (Usa) dove si effettua anche lo screening neonatale.
La giornata di studi si apre con l’introduzione e i saluti di Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Enrico Rossi, assessore al Diritto alla Salute della Regione, Paolo Morello Marchese, direttore generale del Meyer e Claudio Galoppini, presidente dell’Associazione Toscana per la lotta alla Fibrosi Cistica.
Tra gli interventi previsti nel corso del convegno da segnalare, fra gli altri, quello di Gianni Mastella, Direttore Scientifico della Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica, Maurizio De Martino, Direttore della Clinica Pediatrica 4-Malattie infettive del Meyer, Elena Copreni del San Raffaele di Milano, Silvia Campana, Teresa Repetto e Giovanni Taccetti del Centro Regionale Toscano di riferimento per la Fibrosi Cistica (AUO Meyer).
La Fibrosi Cistica è una malattia genetica, ereditaria, evolutiva e cronica che provoca alterazioni nelle secrezioni delle ghiandole a secrezione interna.
Comporta tra l’altro la compromissione dell’apparato respiratorio e gastrointestinale. La malattia si trasmette quando il gene viene ereditato da entrambi i genitori: si calcola che nasca affetto da questa malattia un bambino ogni 3.500 nati. Al Meyer dal 1979 è attivo il Centro Regionale Toscano per la Fibrosi Cistica e svolge un importante attività diagnostica, terapeutica e di ricerca su questa malattia.
