Andare in barca a vela anche se si è non vedenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 maggio 2004 20:52
Andare in barca a vela anche se si è non vedenti

Da oggi è possibile, grazie al progetto di scuola di vela per non vedenti 'Pari opportunità nel vivere il vento', organizzato dall'Associazione di promozione sociale 'Wejna Sail', in collaborazione con la sezione fiorentina dell'Unione Italiana Ciechi. Stamani a Tirrenia, alla presenza della presidente di 'Wejna Sail', la skipper Barbara Falconi, e del presidente della sezione provinciale di Firenze Antonio Quatraro, l'iniziativa è stata presentata alla stampa.

L'Associazione di Promozione Sociale 'Wejna Sail' è nata lo scorso 7 febbraio: "Era un mio vecchio sogno - ha affermato Barbara Falconi -.

Oggi abbiamo una barca di tredici metri e mezzo, Blue Stream, che è perfetta per una scuola di navigazione. Non ci mancano neppure gli allievi, che 'non vedono' l'ora di mollare gli ormeggi e lanciarsi in questa grande avventura che permetterà loro di scoprire le meraviglie del mare''.

I corsi si svolgono nei fine settimana o nel corso dell'intera settimana e andranno avanti fino alla fine di giugno. A questi, si aggiungono crociere scuola, che si svolgeranno da luglio a settembre.

Per ogni uscita in mare, l'equipaggio sarà composto da tre allievi non vedenti o ipovedenti, tre-quattro accompagnatori (che non dovranno affrontare nessuna spesa, neanche per il viaggio per raggiungere l'imbarcazione, che da oggi si trova ormeggiata all'Etrusca Marina al Puntone di Scarlino), e la skipper, ovvero la presidente dell'associazione.

"Per un non vedente andare in barca a vela è un'esperienza ricca di emozioni - ha aggiunto Antonio Quatraro -: possiamo avere un contatto diretto con l'acqua, sentire il tintinnio degli alberi dal molo, le voci del porticciolo sempre più distanti, una volta che la barca è salpata.

Ma non solo: possiamo sentire il rumore del vento che sfoglia le vele, avvolge il nostro viso e sovrasta le voci di chi ci sta intorno. Andare in barca è anche stare a stretto contatto con gli altri, e scoprire che tutti quanti, come noi non vedenti, per svolgere le piccole attività quotidiane devono essere ordinati e seguire le informazioni verbali fornite dagli altri. E' per questo che come associazione siamo molto grati a 'Wejna Sail', a cui facciamo i nostri migliori auguri".

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