Traffico responsabile principale dell'inquinamento a Firenze e Livorno
Giovedì 1 aprile la 6a conferenza delle regioni europee sull'ambiente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2004 18:04
Traffico responsabile principale dell'inquinamento a Firenze e Livorno<BR>Giovedì 1 aprile la 6a conferenza delle regioni europee sull'ambiente

La Toscana alle prese con il problema della qualità dell’aria. I dati diffusi oggi nel corso del workshop organizzato dalla Regione sulla gestione della qualità dell’aria hanno confermato che, almeno in due centri abitati importanti come Firenze e Livorno, il responsabile principale dell’inquinamento atmosferico è il traffico veicolare. Nella città labronica rilevante anche il contributo fornito dalla centrale termoelettrica e dalla raffineria.
Nel capoluogo toscano le auto sono le maggiori responsabili delle emissioni di monossido di carbonio (66%), ossidi di azoto (58%) e ossidi di zolfo (55%) oltre a contribuire per il 28% alle emissioni di PM10.

I veicoli commerciali producono circa il 38% delle polveri fini, i ciclomotori il 49% dei composti organici volatili, come il benzene, mentre il trasporto pubblico rappresenterebbe la porzione del traffico meno inquinante. “Questi risultati – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci – confermano che le scelte che stiamo portando avanti, attraverso il sistema dei blocchi per i veicoli più inquinanti e quello degli incentivi per accelerare la loro sostituzione, si stanno rivelando giuste.

Lo studio, oltre a consentire di individuare con precisione quali sono le fonti più inquinanti, ha evidenziato un altro dato interessante. Infatti rinnovando il parco veicolare secondo i criteri previsti dall’accordo di programma sottoscritto dai 16 Comuni toscani anziché con le modalità previste dalle leggi attuali, si arriverebbe a dimezzare la quantità di PM10 nel 2005 anziché nel 2010 ”.
Anche a Livorno il traffico veicolare è una tra le fonti principali di inquinamento atmosferico: sarebbe infatti responsabile del 99% di benzene presente nell’aria, del 62% di monossido di carbonio e del 12% di PM10.

Importante la quota proveniente delle attività industriali che producono il 96% di ossidi di zolfo, il 69% di ossidi di azoto e il 77% di PM10. I motorini contribuiscono all’86% delle emissioni di benzene, al 41% di monossido di carbonio e al 35% di composti volatili organici. “A Livorno- ha aggiunto Franci – oltre al traffico occorre tenere sotto controllo l’inquinamento prodotto dalle attività produttive, soprattutto per quanto riguarda le polveri fini. In questo caso è necessario studiare interventi ad hoc che consentano di limitarne la produzione”.
Infine da segnalare lo studio condotto a Lucca, che ha riguardato soltanto l’inquinamento prodotto dagli impianti di riscaldamento delle abitazioni.

La combustione del legname sarebbe responsabile dell’88% della produzione di PM10 e del 77% di composti organici volatili. Le stufe a gas producono invece l’85% degli ossidi di azoto. “Questi studi – ha concluso l’assessore – sono strumenti importanti soprattutto per orientare i futuri interventi ed investimenti. La Regione, dopo le risorse messe a disposizione per il 2002-2003 con il Programma regionale di tutela ambientale, prosegue nel suo impegno con quelle del Piano Regionale di Azione Ambientale per il triennio 2004-2006 che ammontano a circa 34 milioni di euro per lo sviluppo dei quadri conoscitivi e per le azioni a promozione dell’eco-efficienza”.

Firenze, per quattro giorni, sarà la capitale del vivere sostenibile e delle buone pratiche economiche e sociali.

Oltre a Terra Futura e alla nona Conferenza regionale sull’ambiente, la Fortezza da Basso ospita, dall’1 al 3 aprile, la sesta edizione di Encore, la Conferenza delle regioni europee sull’ambiente. Produzione e consumo sostenibili, lotta ai cambiamenti climatici e futuro delle regioni della nuova Europa, con particolare riguardo alle forme di cooperazione con le regioni degli stati che si apprestano a diventare nuovi membri dell’UE. Questi i temi che saranno discussi durante la conferenza, a cui partecipano circa 100 delegazioni di regioni europee di 20 paesi, e 20 ministri regionali per l’ambiente.

Ad aprire i lavori, che si svolgeranno nel padiglione Cavaniglia, ci sarà, insieme all’assessore all’ambiente Tommaso Franci, Antonia Carparelli, vicecapo di gabinetto della commissaria europea per l’ambiente Margot Wallstroem. Altre presenze da segnalare sono Fritz Balkau, uno dei direttori dell’Unep, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, e tre direttori di unità della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea. “Le regioni europee – afferma Franci – vogliono pesare di più nell’attuazione delle politiche ambientali in Europa, creando una rete di raccordo tra livelli regionali, nazionali, e internazionali e stringendo alleanze con la Commissione europea.

Questo è il segnale che la conferenza di Firenze lancia all’Europa. La sostenibilità dello sviluppo può essere raggiunta solo con un ruolo determinante di regioni e enti locali per il rapporto diretto che hanno con il mondo delle imprese e con le comunità locali”. Questo il nucleo centrale del ‘Flap’ (Florentine Plan of Action), un Piano d’Azione delle Regioni sulle politiche dello sviluppo sostenibile che verà presentato il 2 aprile, in chiusura di conferenza, insieme al programma di lavoro da svolgere nei prossimi due anni: per la prima volta saranno organizzati seminari e progetti di ricerca specifici in aggiunta ai tradizionali strumenti di Encore, che sono la conferenza biennale e il sito web.

Encore nasce nel 1993 grazie all’accordo con l’Unione Europea e si propone come forum politico in grado di riunire tutti gli assessori europei dell’ambiente per discutere dell’effettiva applicazione delle normative comunitarie e contribuire al miglioramento delle politiche e delle pratiche in materia ambientale allo scopo di promuovere e favorire lo sviluppo sostenibile delle regioni europee. Ogni due anni i rappresentanti delle varie regioni d’Europa si incontrano per dibattere i rispettivi problemi di carattere ambientale, per condividere e proporre una posizione comune su argomenti e tematiche ambientali nei confronti dell’Unione Europea, per scambiarsi esperienze basate sulla buona pratica e sulla sostenibiltà, per creare una rete regionale europea allo scopo di favorire la nascita di collaborazioni in vista della realizzazione di progetti di varia natura.

Le cinque edizioni precedenti dono state ospitate dalla Vallonia (Belgio), da Valencia (Spagna), da Goteborg (Svezia), da Wexford (Irlanda) e da Villach (Austria).

In evidenza