L'emergenza freddo continua fino al 12 aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2004 00:26
L'emergenza freddo continua fino al 12 aprile

Doveva terminare il 31 marzo ma continuerà fino al 12 aprile. E' l'emergenza freddo, il servizio ormai tradizionale organizzato dall'Amministrazione comunale per offrire un ricovero a chi abitualmente dorme all'aperto nei mesi invernali. L'annuncio arriva dall'assessore alle politiche socio sanitarie Graziano Cioni che nell'occasione traccia il bilancio ancora parziale dell'iniziativa insieme a Don Piero Sabatini, direttore della Caritas fiorentina. "Ancora una volta i numeri dell'emergenza freddo ci dimostrano che si tratta di un'iniziativa utile e necessaria - ha spiegato l'assessore Cioni -.

A fronte di 158 posti a disposizione in cinque strutture gestite dal Comune insieme alla Caritas e a una serie di associazioni di volontariato, fino ad ora gli ospiti sono stati 310 tra cui 38 che sono entrati fin dal primo giorno e che probabilmente resteranno fino alla chiusura. Una sorta di zoccolo duro, persone che non hanno altra strada che quella di rivolgersi ai servizi e per le quali dovremmo pensare a interventi mirati". Tornando ai numeri dell'emergenza freddo, la maggioranza degli ospiti sono uomini (239 contro 71 donne) e non comunitari (211 contro 109 cittadini italiani).

Per quanto riguarda la zona di origine, il 42% degli utenti (112) provengono dall'est europeo (prima nazione la Romania che quest'anno ha scavalcato l'Albania), il 20% (55) dal nord Africa, il 27% (71) sono italiani, l'8% dagli altri paesi dell'Africa (22), mentre è molto scarsa la presenza di cittadini europei (4), asiatici (4) e sud americani (3). Altro dato interessante è quello dell'età media degli ospiti che si attesta su 42 anni mentre ben il 76% ha meno di 50 anni. "Abbiamo anche cercato di capire quanti utenti presenti in un certo giorno di febbraio lavoravano e quanti invece erano disoccupati - ha aggiunto l'assessore Cioni - e anche in questo caso è emersa una realtà interessante: su 123 uomini 32 lavoravano e 96 erano disoccupati, su 22 donne 7 avevano un lavoro e 15 no.

Questo testimonia la difficoltà che spesso i lavoratori fuori sede hanno nel trovare un'abitazione a prezzi possibili". Da segnalare infine anche le modalità di uscita dalle strutture: le donne riescono a trovare con più facilità un posto di lavoro e un alloggio. Su 49 donne che hanno lasciato le strutture, 13 hanno trovato una casa e un'occupazione e altrettante hanno trovato un'abitazione, 9 si sono trasferite in un'altra istituto. Numeri che non si ripetono tra gli uomini: su 116 ospiti maschi, ben 36 si sono semplicemente trasferiti in un'altra strutture, 45 non si sono più presentati, 15 è tornato al suo paese d'origine e 6 hanno trovato un'altra soluzione abitativa.

L'assessore Cioni ha poi ricordato gli altri interventi a favore dei cosiddetti ultimi: "Nel 2003 la Caritas, in base a una convenzione con l'Amministrazione, ha erogato 140.938 pasti a cui si aggiungono gli oltre 120mila della Madonnina del Grappa. Senza contare poi le 20.271 docce messe a disposizione sempre dalla Caritas. Sono numeri che fanno capire come non solo più soltanto i barboni o gli extracomunitari a recarsi alla mensa dei poveri. Sono sempre di più infatti le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e che quindi spesso cercano di risparmiare qualcosa utilizzando questa opportunità".

Don Sabatini ha illustrato il nuovo progetto del Comune e della Caritas che sta per sorgere alla ex Eca di via del Porcellana e destinato a diventare un elemento importante del futuro Polo della marginalità. "Questa struttura ospiterà una struttura per l'accoglienza per lavoratori fuori sede (25 posti) che vengono a lavorare a Firenze e che non riescono a trovare un alloggio. Altri 25 posti saranno destinati alla prima accoglienza per le donne con l'obiettivo di costruire percorsi di uscita dalla marginalità.

Il passo successivo sarà poi la creazione, sempre all'ex Eca, di una residenza per 25 anziani marginali".

In evidenza