Decreto "salva-calcio", il sindaco Domenici: "No a provvedimenti d'emergenza senza precise condizioni"

Redazione Nove da Firenze
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23 marzo 2004 22:47
Decreto

"No a provvedimenti d'emergenza senza condizioni precise e tassative". Lo afferma il sindaco Leonardo Domenici in merito al cosiddetto decreto "salva-calcio" che il governo ha intenzione di varare nel consiglio dei ministri di giovedì prossimo. "E' evidente che si debba intervenire - ha aggiunto il sindaco Domenici - ma non si può solo perdonare. E' necessario porre chiare e precise condizioni per chi dovrà beneficiare di queste agevolazioni. Non mi riferisco però alla ventilata ipotesi di punti di penalizzazione.

Penso a misure ben più decise: un tetto agli ingaggi e al numero dei giocatori in organico, a una incidenza degli stipendi in proporzione al fatturato della società, a un risanamento dei bilanci, anche a costo della cessione di qualche giocatore importante e all'adozione di un amministratore delegato esterno, così come lo è Enrico Bondi per la Parmalat". "Firenze - ha concluso il sindaco Domenici - ha vissuto in modo civile e dignitoso una situazione che non auguro a nessuno. Ma non è con provvedimenti condonisti che si risolve il problema".

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