E' possibile produrre vino di qualità e proporlo pure a prezzi invitanti? I 17 piccoli produttori presenti a Casafrassi al "Chianti da scoprire" cercano di dare una soluzione al paradosso della moglie piena e botte ubriaca e non vi è dubbio che i risultati diano loro ragione.
Con produzioni annue che vanno da un minimo di 4.000 bottiglie ad un massimo di 60.000, è chiaro che non sarà facile trovare queste etichette nell'ipermercato vicino casa (e meno male, pur apprezzando la praticità dei vari centri commerciali) ma potete essere certi che, con prezzi medi al pubblico inferiori ai dieci euro, questi vini fanno più che arrossire diverse bottiglie di costo analogo prodotte in vaste quantità e facilmente reperibili.
I vini proposti, per la stragrande maggioranza Chianti Classico DOCG con qualche IGT, riassumono in una sorta di microcosmo i vari stili presenti sul mercato: dagli "integralisti" del Chianti al grido "bando ai barrique" fino ad interpretazioni più recenti che delle botticelle di rovere francese fanno uso virtuoso.
Al solito, non esiste uno stile migliore o peggiore, e la scelta deve seguire il gusto personale oltre che, soprattutto, il tipo di vivanda a cui il vino si deve accompagnare.
E meno male che l'offerta è così varia: oltre a permetterci accostamenti più accordati, volete mettere il divertimento di provare nuove bottiglie senza dilapidare i vostri risparmi?
Una nota finale sull'evento: bellissima la locazione di Casafrassi (la struttura dell'albergo ed azienda agricola è una bellezza) dove sono stati ospitati tasting, tavola rotonda, e dove viene mantenuta in vita la tradizione del cinta senese.
[Filippo Recchi]
