Oggi (alle 21.30) a Empoli campagna regionale Ds per il tempo pieno e i servizi educativi all’infanzia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2004 08:29
Oggi (alle 21.30) a Empoli campagna regionale Ds per il tempo pieno e i servizi educativi all’infanzia

Questa sera alla casa del Popolo di Avane a Empoli si terrà un incontro oranizzato dai Democratici di sinistra sul tema “Chi taglia la scuola taglia il futuro” al quale parteciperanno Luciano Bartolini, resposabile regionale Ds scuola e Aido Fattori, dirigente scolastico.
Durante l’incontro si parlerà delle proposte dei Ds riguardo a una costruttiva riforma scolastica. Si chiede un sistema unitario che segua ed orienti lo sviluppo di tutti e che riesca ad arginare la dispersione scolastica che è ancora del 30%.

La scuola proposta dai Ds riconosce l’asilo nido come servizio educativo finanziato dallo Stato, valorizza l’autonomia scolastica e la continuità didattica, crea le premesse per un sistema di istruzione-formazione per tutto l’arco della vita.
Non si tratta di una serie di buoni propositi il Modello Toscano propone già molte di queste soluzioni. Il piano di indirizzo della Regione Toscana garantisce un sistema integrato per il diritto allo studio e all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita; sostiene progetti di continuità tra asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e medie; prevede la generalizzazione della scuola dell’infanzia e nuove forme di asili nido; sviluppa forme di integrazione tra istituzione e formazione professionale; promuove la scuola dell’accoglienza e delle diversità; potenzia il sistema dellel autonomie, favorisce le offerte formative e il rapporto tra scuola e territorio.
Il ministro Moratti vuole far regredire la scuola italiana.

Il governo Berlusconi considera la scuola pubblica un’istituzione improduttiva e piena di sprechi, visto che in due anni ha tagliato del 40% le risorse, ridotto l’organico di 33.500 posti e diminuito i finanziamenti agli Enti locali. Promettendo improbabili ingressi anticipati nella scuola dell’infanzia hanno difatto diminuito di un anno l’obbligo scolastico e svilito il tempo pieno svuotandolo di ogni contenuto didattico e formativo. La figura del Tutor , una sorta di insegnante tuttologo, che prevale sugli altri docenti precari e marginali è un passo indietro inconcepibile e inaccettabile.

L’obiettivo è quello di ridurre il numero dei docenti destinati all’inserimento di disabili e all’integrazione degli alunni stranieri.

In evidenza