Diego Della Valle: il Calcio da giugno in poi cambierà in maniera radicale

Redazione Nove da Firenze
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18 febbraio 2004 16:02
Diego Della Valle: il Calcio da giugno in poi cambierà in maniera radicale

Il patron dei viola, reduce dalla serata televisiva a “Porta a porta”, dove ha analizzato la situazione economica italiana, era oggi a Firenze per motivi professionali e ne ha approfittato per pranzare con la squadra viola. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni di Lady Radio: "Quando posso vengo ad incontrare la squadra. Non molto è cambiato dall'ultima volta che ho parlato, ci sono questi nuovi giocatori che devono andare a regime. Hanno paura di sbagliare forse perché sentono troppo le pressioni.

Dobbiamo dare loro il tempo, non c'è nessun motivo che giustifichi un pareggio contro squadre alla nostra portata come domenica. La promozione? Per me non è cambiato niente, abbiamo gente capace, abbiamo fatto un'ottima campagna acquisti. Ma i giocatori non devono aver paura di vincere, quando facciamo un primo tempo come quello con il Vicenza vuol dire che il problema riguarda la convinzione.A volte la città per troppo amore aumenta moltissimo la pressione sulla squadra. E' giusto che la città stia vicina alla squadra, ma si deve capire che hanno bisogno di tempo anche se non ce n'è più molto.

Ripeto che col Vicenza, una squadra ben organizzata, ma meno forte di noi, dovevamo vincere 3 a 0.”ha esordito il patron viola. “Ora è arrivato Mondonico, ma da parte mia esprimo grande simpatia per Cavasin, che ha lavorato molto bene. Non sarà facile, ma dobbiamo conseguire la promozione in serie A, lo dobbiamo alla città. Sono due gli obiettivi da qui fino a fine stagione: portare la squadra nella massima e serie e ridare alla città un pezzo della Fiorentina. Vogliamo che la squadra viola non si identifichi solo con Della Valle, ma che rappresenti in maniera certa la città di Firenze.

Centriamo il primo obiettivo e poi lavoreremo per il secondo. Voglio una Fiorentina fortemente connotata dallo spirito fiorentino, questo credo sia il futuro del calcio, un calcio che da giugno in poi cambierà in maniera radicale.” ha concluso Diego Della Valle. AS

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