Nel corso del 2003 il tasso di disoccupazione in Toscana si è attestato su una media annua del 4,7% rispetto al 4,8% registrato nel 2002

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2004 15:48
Nel corso del 2003 il tasso di disoccupazione in Toscana si è attestato su una media annua del 4,7% rispetto al 4,8% registrato nel 2002

FIRENZE- Questi i dati forniti dalle prime elaborazioni Istat sulle forze di lavoro in Toscana. “Sono dati che evidenziano – ha sottolineato l’assessore regionale al lavoro Paolo Benesperi – la prosecuzione di una positiva dinamica occupazionale, pur in presenza di una crescita minima del prodotto interno lordo e nonostante la fase congiunturale si mantenga ancora piuttosto negativa.”
Un tasso di disoccupazione del 4,7 % è infatti nettamente inferiore alla media nazionale (8,7), nonché ai valori riscontrati da Eurostat nell’Unione europea (8,0) e sostanzialmente in linea con la media del Centro Nord (4,6).
Il tasso di occupazione toscano (percentuale di occupati nella popolazione tra i 15 e i 64 anni) è salito al 62,3% dal 61,4 dell’anno precedente, risultando anche in questo caso ben al di sopra del dato medio italiano del 56,0.

È cresciuto il numero di occupati (+1,6%, risultato superiore al +1,4 registrato al Centro-Nord), anche per un notevole incremento delle forme contrattuali di lavoro a termine. Infatti , in particolare nel lavoro dipendente i lavoratori a tempo determinato sono saliti al 9,3% del totale, contro l'8,7% del 2002; in termini assoluti 95.000 rispetto agli 87.000 dell'anno precedente. A livello provinciale, il gruppo delle aree urbane dove è più presente il terziario (Firenze, Pisa, Siena) ha dato la maggiore spinta all'espansione dell'occupazione, facendo registrare, nel corso dell'anno, sia una riduzione del tasso di disoccupazione che un aumento del tasso di occupazione.
Fra i distretti industriali, Prato ha presentato risultati inattesi e per certi versi sorprendenti, con un tasso di disoccupazione del 4,7 rispetto al 5,5 del 2002, mentre l’occupazione è salita dal 64,5 al 66,7%).

Fra le possibili cause del fenomeno, anche la progressiva emersione dei lavoratori immigrati. Il servizio lavoro della Regione sta lavorando per verificare l’eventuale incidenza del processo di regolarizzazione degli immigrati nelle stime del 2003. Ad Arezzo l'occupazione è passata dal 63,7 al 64,4%. Nelle province di Lucca e Pistoia si è invece riscontrato un livello di disoccupazione in lievissima flessione, insieme ad un calo del tasso di occupazione, segnalando una riduzione complessiva delle forze di lavoro nel mercato locale.

Anche le province della Toscana costiera hanno registrato andamenti non favorevoli sia per quanto riguarda il tasso di occupazione che quello di disoccupazione: in misura più contenuta a Livorno e Grosseto, dove vi è stato un sostanziale assestamento sui dati del 2002, più pesantemente a Massa Carrara. I tassi di disoccupazione restano, in ogni caso, nettamente inferiori alla media nazionale.

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