Fiorentinagas: nuova "governance" verso una gestione regionale unificata delle reti del gas
Centrale del Latte, via all'emissione del prestito obbligazionario per completare il nuovo stabilimento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2004 17:38
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Riqualificare il ruolo della partecipazione pubblica all'interno del settore di aziende di rete di Fiorentingas e allo stesso tempo arrivare alla costituzione di una Società regionale di reti del gas che gestiscano tutta quanta la rete della Toscana. Sono due dei principali obiettivi contenuti nella bozza del nuovo assetto organizzativo aziendale, appena varata dalla giunta di Palazzo Vecchio e contenuta nello schema di un nuovo Patto parasociale fra il Comune, l'Eni Spa e Italgas Spa che sono appunto gli altri due soci di Fiorentinagas.

"Questo Patto, - hanno detto l'assessore alle aziende partecipate Simone Tani e il presidente di Fiorentinagas Lorenzo Beccatini- è un primo pilastro importante di un nuovo rapporto fra il Comune e i soci Italgas e Eni". Sono infatti proprio le linee strategiche di sviluppo della società a prevedere un ruolo strategico del Comune soprattutto per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas che rimane servizio pubblico locale. Per la nuova "governance" prevede di migliorare la qualità dell'ambiente, la razionalizzazione e il risparmio di energia col preciso obiettivo di realizzare una politica di sviluppo sostenibile.

"Il Comune, - ha aggiunto Tani- insieme ad Italgs ha avviato un percorso per l'integrazione di reti gas a livello regionale in modo da arrivare ad una gestione unitaria". Si ricorda che il Comune nel dicembre 2003 ha ceduto la propria quota di partecipazione nella società di vendita del gas mentre ha mantenutola la partecipazione nella società di rete finalizzata alla realizzazione di un'azienda regionale di reti del gas a maggioranza pubblica.
Via libera della Giunta all'emissione di un prestito obbligazionario convertibile pari a 4milioni di euro alla Centrale del Latte.

Il prestito sarà sottoscritto dalla Regione, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dalla Comunità Montana del Mugello. "In questo modo, - ha sottolineato l'assessore alle aziende partecipate Simone Tani- mettiamo in grado la Centrale del latte di acquisire le ultime risorse mancanti per completare la realizzazione del nuovo stabilimento come previsto dal Piano industriale dell'azienda approvato dai soci". In base alla valutazione dell'azienda effettuata in occasione del lancio del prestito obbligazionario convertibile, il Comune rimane comunque azionista di maggioranza assoluta dell'azienda, sia nel caso in cui le obbligazioni vengano successivamente convertite in azioni, sia nel caso di eventuale mancata conversione.

"Con questo passaggio importante - ha precisato l'assessore Tani- si realizza l'obiettivo da tempo auspicato di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni che hanno competenze sullo sviluppo agricolo, quali ad esempio la Regione rispetto al futuro della Centrale del Latte, azienda di proprietà di tre Comuni, ma in realtà patrimonio i tutta la Regione".

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