Il cappello e la creatività

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2004 14:28
Il cappello e la creatività

Sabato 7 febbraio, nelle prestigiose sale di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, si inaugurerà la mostra “Identità e diversità. Il cappello e la creatività” curata da Maurizio Vanni e organizzata da Fiammetta Vanelli. Un evento che parte dal presupposto che la vera creatività può essere manifestata attraverso differenti medium espressivi a prescindere dalla finalità dell’oggetto ideato. L’ordinatore della mostra ha selezionato dodici artisti di provenienza e retaggio culturale differenti: un modo per sottolineare come proprio nella differenza espressiva si nasconde l’identità culturale.


Ma, in fondo, non può esserci vera identità culturale se non in una pluralità di identità. Artisti che hanno fatto della fantasia il loro propulsore interiore: quell’immaginazione che ha permesso di trasformare il cappello in una illimitata variazione di interpretazioni. Pittori e scultori hanno interpretato, attraverso la creatività, lo spirito, l’atmosfera, la storia e gli stimoli artistici del Museo della Paglia e dell’Intreccio di Signa – promotore dell’evento insieme alla Provincia di Firenze, al Comune di Signa e al Comune di Campi Bisenzio – e delle aziende del cappello e dell’accessorio moda di Signa e Campi Bisenzio.

Ogni artista ha visitato il Museo e le aziende e, fin da subito o in un secondo tempo, ha realizzato alcuni lavori ispirati dalla forma del cappello o dalle suggestioni provate. Tutte le fasi della manifestazione, a iniziare dalle visite degli artisti, sono documentate e inserite nel libro che accompagnerà l’evento. Ogni autore è riuscito a mettersi in gioco senza rinnegare il proprio passato e le proprie tradizioni, non rinunciando a sperimentare nuove soluzioni per migliorare l’efficacia del mezzo espressivo.

L’evento, che si avvale della speciale adesione del Presidente della Repubblica Italiana, prevede anche una raccolta di opere di artisti storicizzati, sempre sul tema del cappello, che rafforzerà il legame con il passato, mentre alcuni cappelli di varie fogge e diversi colori consolideranno il concetto universale di creatività.
A livello editoriale sta nascendo una prestigiosa edizione, pubblicata da Carlo Cambi Editore di Siena, di taglio interdisciplinare. Più che un catalogo è un vero e proprio libro che racconta in modo trasversale la storia del cappello (o le vicende personali legate ad esso) vista da un noto scrittore (Andrea Camilleri), da un critico d’arte contemporanea (MaurizioVanni), da uno psicanalista junghiano (Giancarlo Magno), da un museografo (Alessandro Coppellotti), da un regista cinematografico che produrrà anche un video sulla storia del cappello nel cinema (Dario D’Incerti), da un attore, scrittore e regista di opere teatrali (Roberto Scarpa), da un attore professionista (Antonio Petrocelli), da uno storico d’arte (Roberto Lunardi) e dalla massima espressione della storicità artistica, il Sovrintendente al Polo Museale Fiorentino (Antonio Paolucci).

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