Nasce la "Casa Armonica" per l'autonomia dei disabili"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2004 14:13
Nasce la

Un tassello importante nella politica del "Dopo di Noi" a favore dell'autonomia delle persone disabili. Si tratta del progetto Casa Armonica, frutto della collaborazione tra l'Amministrazione comunale, la Regione Toscana, le cooperative sociali Matrix, il Girasole e il Consorzio Coeso e che è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dall'assessore alle politiche socio-sanitarie Graziano Cioni e Lorenzo Terzani e Giuseppe Guazzelli, rispettivamente presidente del Consorzio Coeso e della Cooperativa Sociale Matrix.

"Negli ultimi anni è aumentata l'attenzione nei confronti dei cittadini disabili a quali viene a mancare il sostegno della famiglia - spiega l'assessore Cioni - per due motivi: prima di tutto perché sono e saranno sempre di più (a Firenze si stima che sono circa 200 i cittadini disabili che potrebbero immediatamente o nel breve periodo trovarsi in questa condizione). E in secondo luogo perché si è affermata sempre più una nuova cultura della disabilità, che considera il disabile non solo come persona da assistere, ma come soggetto attivo a cui deve essere data la possibilità di valorizzare in ogni momento le proprie capacità di autonomia".

A questo problema l'Amministrazione comunale ha deciso di dare una risposta forte, avviando un nuovo modello di intervento innovativo rispetto alle tradizionali forme di residenzialità più o meno protetta (come istituti, Rsa, ricoveri ospedaliero) e più coerenti con i bisogni e le aspettative delle persone disabili e dei loro familiari. E' la politica del "Dopo di Noi" con cui si vuole dare vita a una pluralità di modelli organizzativi con cui possano essere affrontate non solo le problematiche connesse all'assistenza ai cittadini disabili cui è venuto definitivamente meno il supporto della famiglia (appunto il "Dopo di Noi"), ma anche quelle connesse a una loro accoglienza al di fuori del proprio ambiente familiare anche in tempi che precedono la perdita definitiva della famiglia (il "Con Noi" ).

Il Progetto Casa Armonica che si inserisce a pieno titolo nella rete degli interventi che compongono la politica comunale del "Dopo di Noi": nell'ottica del superamento del tradizionale concetto di residenza/istituto, prevede infatti l'allestimento di due gruppi appartamento (la "Casa Armonica" rivolta a persone con handicap psico-fisico grave e che prevede 6 posti più 2 per le emergenze e il "P.E.V.I. - Percorso Educativo Vita Indipendente" - per 4 soggetti con handicap lieve o medio-grave) in cui è centrale l'obiettivo di creare un contesto di vita familiare in una sistemazione che presenta le caratteristiche di una vera e propria casa, cioè un luogo arredato e sistemato secondo il gusto personale, in cui la persona disabile può sentirsi non ospite, ma a casa propria.

La sua rilevanza è quindi duplice: innanzitutto con i due moduli di cui si compone riuscirà a dare soddisfazione al bisogno di autonomia e di assistenza delle 14 persone (10 in residenza fissa e 4 in accoglienza temporanea o di sollievo) persone che vi andranno a vivere. In secondo luogo perché l'esperienza che verrà realizzata potrà rappresentare un modello (gestionale, organizzativo, assistenziale) che, nel rispetto della specificità delle situazioni che saranno di volta in volta affrontate, potrà essere replicato in futuro per ampliare una rete di interventi che, comunque, già oggi (se si considerano quelli operativi e quelli in corso di realizzazione) risulta essere sufficientemente articolata: 1) progetto dell'AMIG ("Una casa per imparare a vivere" ) che, finanziato sul Piano Triennale degli Investimenti (210mila euro), prevede la realizzazione di sei appartamenti (per 400 metri quadrati) con una potenzialità abitativa di 22 posti, compresi quelli disponibili con funzioni di "sollievo temporaneo"; 2) progetto Vicolo del Cionfo che, finanziato anch'esso sul Piano Triennale degli Investimenti (100mila euro per la progettazione), prevede la realizzazione di un complesso polifunzionale per persone affette da autismo in grado di ospitare una struttura residenziale del tipo casa-famiglia (per 20 posti), un centro diurno a carattere terapeutico, un ambulatorio sanitario e uno spazio destinato alla formazione degli operatori socio-sanitari impegnati nel campo della disabilità mentale; 3) progetto del C.U.I.

("I ragazzi del Sole per un nuovo futuro" ) che, finanziato sul Piano di Zona (36mila euro), sperimenta esperienze di "vita autonoma" in una normale abitazione per gruppi di tre o quattro disabili a rotazione per un periodo di due settimane; 4) progetto dell'ANFASS ("Una comunità che chiede di vivere" ) che, finanziato con risorse del bilancio comunale (25mila euro), offre ospitalità a sedici ragazzi disabili intellettivi e relazionali in una comunità di tipo familiare; 5) progetto dell'ANFFAS ("Casa Famiglia") che, finanziato con fondi regionali (120mila euro), prevede la realizzazione di una struttura in grado di accogliere sei disabili gravi più due persone in casi di pronta accoglienza.

"L'obiettivo dell'Amministrazione - aggiunge l'assessore Cioni - è quello di rafforzare e sviluppare questo impianto anche attraverso un'adeguata organizzazione che consenta di sfruttare nel migliore dei modi le risorse disponibili". Risorse che ogni anno ammontano, per la parte comunale, a diversi milioni di euro: nel 2002 lo stanziamento per i disabili è stato di 8 milioni e mezzo di euro e nel 2003 lo stanziamento si è attestato su 9 milioni e 400mila euro. "Va in questa direzione la scelta di attribuire all'Ipab Sant'Ambrogio il ruolo di Polo cittadino sulla disabilità - conclude l'assessore Cioni - con il compito prioritario di supportare il Comune proprio nella gestione e nel coordinamento degli interventi del Dopo di Noi".

(mf)

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