Due concorsi per due luoghi dedicati alla trasformazione urbana della città. Uno per ideare la nuova sede per gli Ordine degli Architetti fra via Corridoni e via Pisacane. Con tanto di bar, libreria e giardino. E l'altro per allestire e gestire l'Urban Center nel vecchio edificio della centrale termica nell'area Fiat di Novoli, dove verranno esposti tutti i progetti che riguardano la trasformazione di Firenze. Per quanto riguarda la nuova sede dell'Ordine si tratta di circa 600 metri quadri che verranno dati in concessione gratuita dal Comune all'Ordine degli Architetti per costruire e organizzare la propria sede.
Un'area coperta e una scoperta di circa 800 metri quadri ad uso pubblico dove sorgerà un giardino. La "casa degli architetti" sarà disposta su due o tre piani. A piano terra ci saranno tutte le funzioni aperte al pubblico come il bar, la libreria facilmente fruibili da tutti i cittadini. Mentre al piano superiore ci saranno gli uffici veri e propri, la parte più riservata agli architetti e ai tecnici, le sale riunioni. Verranno organizzati anche parcheggi di pertinenza e mantenuti gli spazi i sosta tutt'oggi esistenti.
I cittadini potranno anche usufruire dello spazio verde circostante che sarà risistemato, ripulito. Tutti gli alberi esistenti verranno mantenuti e in alcuni punti rinfoltiti da nuove alberature e cespugli. "Si tratta di due interventi importanti, - ha detto l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi che ha presentato le iniziative insieme all'assessori Tea Albini, Simone Tani e il presidente dell'Ordine degli Architetti Riccardo Bartoloni- che riguardano due luoghi che rappresentano due spazi prestigiosi per la città in cui discutere, ritrovarsi ed essere continuamente aggiornati sulla trasformazione urbana".
Il progetto della nuova sede degli architetti sarà oggetto di un concorso di progettazione aperto a tutti gli iscritti agli ordini di Firenze e Prato. Il bando sarà pubblicato a gennaio e i risultati saranno resi pubblici entro tre - quattro mesi dalla pubblicazione. "Sono soddisfatta - ha aggiunto l'assessore alla casa Tea Albini- che sia stato restituito alla città e alla gente un luogo che era diventato un punto morto inutilizzato". Tutte le informazioni sul concorso saranno accessibili sull'home page del sito dell'Ordine degli Architetti www.architoscana.org.
I lavori per la costruzione dell'opera cominceranno nell'autunno del 2004 e sono previsti circa 2 anni di lavori. La Casa degli Architetti sarà utilizzata gratuitamente dall'Ordine per trent' anni, tutto il periodo necessario ad ammortizzare l'investimento. Dopo questi anni di uso gratuito, l'Ordine potrà rimanere nell'edificio corrispondendo al Comune un canone d'affitto. Per tutto il periodo di utilizzazione gratuita i costi per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria saranno a carico dell'Ordine, mentre il Comune si farà carico della manutenzione del giardino.
Per quanto riguarda l'Urban Center che attualmente ha la sua sede provvisoria presso l'Istituto egli Innocenti in piazza SS. Annunziata, il concorso che sarà bandito dalla metà di gennaio, prevede l'ideazione dell'allestimento e della gestione dell'edificio la cui progettazione è già stata affidata dall'Immobiliare Novoli all'architetto Aemaro Isola. Si tratta infatti di una struttura di 30 metri di altezza occupata dalle caldaie in cui avveniva la combustione del carbone che serviva allo stabilimento della Fiat.
La struttura industriale verrà in parte mantenuta con le dovute ristrutturazione e verranno allestiti a nuovo i circa 1200 metri quadri di spazio disponibile. "Anche in questo caso abbiamo lavorato con l'ordine degli architetti - ha sottolineato l'assessore all'innovazione e al piano strategico Simone Tani-. L'Urban Center diventerà uno spazio con funzioni espositive, aperto ai cittadini, in cui verrà esposto il plastico della città". Ed anche uno spazio da cui ammirare Firenze. Una veduta originale che si apre dalla terrazza dell'edificio proprio all'ultimo piano.
Ci sarà anche un punto di ristoro, un'attività di carattere economico che contribuirà all'automantenimento della struttura.