In alcuni maneggi dell'area fiorentina sono stati smaltiti rifiuti derivanti dall'attività di recupero del rame dai cavi elettrici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 dicembre 2003 00:16
In alcuni maneggi dell'area fiorentina sono stati smaltiti rifiuti derivanti dall'attività di recupero del rame dai cavi elettrici

A seguito di accertamenti, effettuati unitamente al personale del Corpo Forestale dello Stato e alla Guardia di Finanza, è stato verificato che in alcuni maneggi dell'area fiorentina sono stati smaltiti rifiuti derivanti dall'attività di recupero del rame dai cavi elettrici.
Tutto è nato da una segnalazione della stazione di Barberino di Mugello del Corpo Forestale dello Stato al Servizio subprovinciale del Mugello di ARPAT, i cui tecnici hanno prelevato dei campioni di terreno. Dalle analisi è stata rilevata la presenza di rifiuti pericolosi.

E' stata quindi avvertita l'autorità giudiziaria che ha disposto l'effettuazione di ulteriori indagini con il coinvolgimento della Guardia di Finanza.
Gli accertamenti sono durati alcuni mesi, con la stretta e piena collaborazione di tutti i soggetti interessati ed hanno permesso di rilevare l'ampiezza del fatto criminoso. Lo sforzo dell'Agenzia è stato ingente, e si è sviluppato attraverso un'intensa e costante collaborazione con le sezioni di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze.
I tecnici Arpat hanno effettuato indagini puntuali sui vari utilizzatori identificati nella zona, hanno condotto gli approfondimenti analitici, verificando la natura dei rifiuti, il ciclo produttivo di provenienza, il grado di contaminazione ambientale, ed hanno partecipato alle indagini di intelligence in collaborazione con gli altri organi di polizia.
E' stato così accertato in particolare che il materiale di rifiuto, sotto forma di cavi elettrici finemente tritati, viene utilizzato, mescolato con sabbia, nelle aree recintate adibite per l'esercizio dei cavalli, in quanto conferisce una buona elasticità al fondo e non comporta la formazione di polvere.
L'ingente giro di rifiuti, smaltiti illegamente, stimabile in un milione di euro, per quanto finora accertato, interessa diversi maneggi della Provincia di Firenze.
Il Direttore Generale di ARPAT, Alessandro Lippi, ha messo in evidenza come l'Agenzia di protezione ambientale della Toscana "stia svolgendo un controllo vigile e attento del territorio, da cui emerge sempre più una situazione paricolarmente critica nel campo dello smaltimento dei rifiuti; non si può quindi che essere soddisfatti di aver contribuito a interrompere un'attività illecita di così vasta portata."

In evidenza