Rapporto del Censis: solo il 32,1% degli adulti italiani naviga in Internet

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2003 19:54
Rapporto del Censis: solo il 32,1% degli adulti italiani naviga in Internet

L'Italia è al penultimo posto nella Ue per spesa in Information Technology. E’ quanto emerge dall’annuale rapporto del Censis. Le imprese,secondo il Censis, hanno una filosofia piuttosto sbrigativa: assecondano l'innovazione se essa serve per ottimizzare la gestione dell'ufficio o della produzione, se ne allontanano quando presuppone l'adozione di nuove forme organizzative. A possedere un pc in casa è il 51,3% degli italiani. Il 32,1% degli adulti naviga in Internet (ma la percentuale sale al 58,7% su chi ha meno di 30 anni).Diminuiscono gli esclusi, coloro che non conoscono o non sono affatto interessati alla rete, passando dall'11,7% del 2000 al 4,1%.

La diffidenza non si rivolge solo all'elettronica, ma anche strumenti più tradizionali come il Bancomat (lo usa solo il 54,2% della popolazione e al Sud il 39,2%) e la carta di credito (utilizzata solo dal 35,5%). Etica e innovazione convergono - osserva il rapporto - e fanno crescere la competitività delle imprese che imparano, in questo modo, a fare rete valorizzando i rapporti che sono alla base della produzione. Nelle Pmi si diffondono i sistemi di comunicazione intranet (29%) e incontri periodici (63,2%), mentre sul piano dei servizi ai dipendenti oltre il 50% propone orario flessibile e possibilità dell'aspettativa e aumenta l'offerta di corsi di formazione ai dipendenti su protezione ambientale (30%) e sicurezza (70%).

Cresce anche il numero delle imprese che selezionano fornitori e partner commerciali che hanno manifestato correttezza sociale dei processi produttivi. I risultati più visibili dei piani di governo elettronico rimangono i siti Internet istituzionali. Dopo il semi-insuccesso del primo avviso per progetti di e-government (sono stati finanziati 44 progetti di portale su 289 presentati), la pubblica amministrazione non si è fermata e il piano di e-government è entrato nella seconda fase, con la più diffusa consapevolezza e il bisogno di inserire i singoli progetti in una vision complessiva.

Le percentuali di siti che offrono strumenti quali sondaggi, questionari e forum risultano molto basse, oscillando dal 20,6% allo 0,8%. Da indagini condotte dal Censis, si ricava che il desiderio di essere coinvolti nelle decisioni pubbliche non è tra le priorità degli italiani, mentre lo è la necessità di informazione e di contenuti: il 54,7% degli intervistati ritiene molto utili i servizi di informazione sulle città. AS

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