Firenze- La Prima Commissione Affari Istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Varis Rossi (DS), ha dato il via libera alle modifiche alla legge regionale 40/2001 ed al Programma di riordino territoriale che rappresenta un atto rilevante per le politiche istituzionali della Regione verso gli enti locali. Il programma di riordino si configura come snodo essenziale della politica istituzionale della Regione verso gli enti locali, essendo tra l`altro finalizzato a dare concreta attuazione ai principi di sussidiarietà e differenziazione, oltre che di adeguatezza.
La proposta di legge e il Programma di riordino territoriale sono stati illustrati da Angelo Passaleva, Vicepresidente della Giunta regionale, che ha sottolineato il lungo lavoro compiuto per arrivare ad uno strumento programmatorio efficace per la gestione associata delle funzioni e per l’individuazione dei livelli ottimali dei servizi. Per Passaleva è importante che il processo di riordino del sistema delle autonomie locali sia un processo che parte dal basso verso l’alto, con un ente regionale in grado di recepire le istanze che provengono dagli enti territoriali.
Un giudizio positivo è stato espresso anche da Varis Rossi (DS), Presidente della Commissione, che individua l’importanza di una politica programmatoria condivisa con gli enti locali, per incentivare sempre di più una gestione associata dei servizi in una molteplicità di funzioni che riguardano il governo del territorio, musei, biblioteche, servizi sociali, ecc. Per Varis Rossi la Regione svolge al meglio il suo ruolo d’indirizzo e programmazione favorendo la gestione associata dei servizi al livello ottimale che coincide sempre con modelli funzionali esistenti (Comunità montane, Sistemi economici locali, Zone socio - sanitarie, Circondari).
Il Programma di riordino ha individuato 49 livelli ottimali che coinvolgono 258 Comuni su 287 e in particolare: tutti i 205 Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti; 53 Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti (su un totale di 82), che hanno chiesto di essere inseriti nei livelli ottimali pur non essendovi obbligati; dei 141 Comuni facenti parte di Comunità montane, 138 risultano inseriti nei livelli ottimali, essendo i restanti 3 con popolazione superiore a 10.000 abitanti.
Il Programma di riordino prevede come incentivazioni 3 milioni di euro per l’anno 2002 e per l’anno 2003. Le modifiche proposte alla legge regionale 40/2001 consentono: di eliminare la rigidità dall’obbligo della gestione associata nelle Comunità Montane; la possibilità di utilizzare da parte dei comuni gli incentivi regionali in modo più libero; di riservare una piccola quota dei finanziamenti alla Regione per svolgere compiti di formazione ed aggiornamento per gli enti locali. La proposta di legge e il Programma di riordino territoriale sono stati approvati dalla Prima Commissione a maggioranza, con il voto di astensione dei gruppi di centro destra.
Parere positivo era già stato espresso anche dal Consiglio delle Autonomie Locali.(RF)