Firenze, 1 dicembre 2003- Scarpe per diabetici, tecnologie molecolari per l'arte del cucinare, sviluppo di biogas dalle piante, controllo a distanza del trasporto merci per l'Europa, sistemi di teleassistenza per disabili, sono soltanto alcuni dei 75 progetti sviluppati dalla comunità dell'innovazione europea riunita per la settimana dell'innovazione organizzata da Firenze tecnologia.
A Firenze, però, si parlerà soprattutto dell'impatto che questi progetti potranno avere dal punti di vista organizzativo, culturale, sociale, antropologico "Si farà innovazione - afferma Giovanni Nebiolo amministratore delegato di Firenze Tecnologia - solo quando ci sarà una vera cultura all'nnovazione".
Nel processo verso l'innovazione non è sufficiente focalizzare l'attenzione alle questioni tecniche, ma occorre affrontare quelle barriere sociali che possono ostacolare la realizzazione dei progetti come la rigidità organizzativa, l'inadeguatezza del mercato, le lacune normative, la scarsa diffusione delle informazioni e una generale diffidenza verso le forme di cooperazione.
E' con questo obiettivo che i 60 operatori europei si confronteranno per individuare soluzioni a problemi comuni, per definire strategie e nuovi modi di produrre innovazione.
"Stiamo lavorando - ha concluso Francisco Fernandez della Commissione Europea - per creare una struttura di cooperazione permanente che potrà garantire la competività dell'Europa di fronte alla concorrenza americana".
La comunità dell'innovazione, costituita dai rappresentanti di 700 organizzazioni europee, sta lavorando per aprirsi a nuovi imprenditori, ricercatori e operatori che desiderino scambiare idee sugli aspetti non tecnologici dell'innovazione.
Al Convitto della Calza la Settimana dell'Innovazione
