Nuove regole per la medicina dello sport
Sospesi per due mesi i medici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 ottobre 2003 14:02
Nuove regole per la medicina dello sport<BR>Sospesi per due mesi  i medici

FIRENZE – I sette medici che hanno ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sui «certificati facili» per l'idoneità sportiva sono stati sospesi per due mesi dall'attività professionale.
Una legge che detta i requisiti organizzativi, strutturali e tecnologici per l’esercizio delle attività sanitarie nell’ambito della medicina dello sport è stata approvata dal Consiglio regionale della Toscana a maggioranza con i voti del Centrosinistra e di Rifondazione comunista e l’astensione dei gruppi del Centrodestra.

La legge, inserendosi nel contesto normativo che già detta alcuni requisiti generali alle strutture in tema di autorizzazioni ed accreditamenti, prevede che le certificazioni di idoneità all’attività sportiva e non agonistica siano rilasciate dalle Aziende sanitarie e da strutture ambulatoriali private accreditate per la medicina dello sport. Il Consiglio regionale, con una delibera che dovrà essere approvata entro sei mesi da oggi, dovrà approvare i requisiti specifici per l’esercizio delle attività mediche a tutela della salute nel mondo dello sport.

Ad illustrare in aula il provvedimento è stato Federico Gelli della Margherita, presidente della Quarta commissione alla Sanità sicurezza sociale, il quale ha sottolineato l’importanza di dare regole certe a questo delicato settore dell’attività sanitaria precisando che l’autorizzazione all’apertura e all’esercizio delle strutture sanitarie sarà data, in base alla nuova legge, dal sindaco del Comune di competenza territoriale attraverso il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale di riferimento e che la verifica del mantenimento dei requisiti sarà effettuata, con periodicità triennale, mediante autocertificazione sulla base delle indicazioni stabilite dalla Giunta regionale con una apposita delibera.

L’attività di verifica esterna, ha concluso Gelli, sarà effettuata dalla Commissione per l’accreditamento. Critiche alla nuova legge sono state elevate dalla consigliera Annamaria Celesti di Forza Italia, che è anche la vicepresidente della commissione Sanità, la quale ha evidenziato come, pur condividendo la necessità di dare regole a questo delicato settore dell’attività sanitaria e quindi della salute dei cittadini, il Centrodestra mantiene inalterate le proprie perplessità perché scarso appare il controllo previsto sulle attività sportive specie per quel che riguarda lo sport dilettantistico e le attività di base.

La Celesti ha annunciato il voto di astensione della coalizione di Centrodestra. Anche Virgilio Luvisotti di Alleanza nazionale ha criticato l’impianto della legge che, a suo dire, continua a penalizzare la libera professione medica in quanto rimanda tutto o quasi al controllo delle Aziende sanitarie. Inoltre, secondo Luvisotti, la nuova normativa non facilita in alcun modo le strutture più piccole, ma non per questo non idonee, bensì le penalizza. In virtù di questi aspetti, poiché la necessità di mettere comunque delle regole era ed è condivisa, Luvisotti ha detto di sostenere il voto di astensione annunciato dalla Celesti.

Giovanni Barbagli di Rifondazione comunista ha infine detto che era necessario dettare regole in questo settore delicato qual è quello della medicina sportiva. Pertanto Barbagli ha sottolineato che poiché la proposta di legge poi approvata cerca proprio di riempire questo vuoto, poiché la regola è meglio dell’incertezza, il suo partito ha ritenuto di dare un giudizio positivo alla nuova normativa.

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