Economia: il presidente Claudio Martini ha tracciato in Consiglio regionale il quadro per la Toscana

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2003 23:19
Economia: il presidente Claudio Martini ha tracciato in Consiglio regionale il quadro per la Toscana

Un’occasione per tracciare un quadro aggiornato, e per una riflessione comune sul lavoro che i vari livelli istituzionali sono chiamati a svolgere nell’affrontare la congiuntura economica negativa in cui anche la Toscana si trova. Questo lo scopo della comunicazione, e del dibattito che ne è seguito, fatta dal presidente della Giunta regionale Claudio Martini in Consiglio regionale su “situazione economica della Toscana e azioni di governo”. Dalla comunicazione sono emersi numerosi spunti operativi.

Primo dei quali l’idea di una giornata di lavoro e di confronto diretto con il Governo nazionale sui temi dell’economia. Martini ha lanciato un ponte per riallacciare un dialogo costruttivo con il Governo “su un tema fondamentale come quello dell’economia”. Nonostante il fatto, ha sottolineato il presidente della Regione, che fin qui “i rapporti con il ministero delle Attività produttive siano stati difficili e faticosi”, una nuova collaborazione è necessaria per il rilancio di una politica economica efficace.

Martini ha ricordato che nella Finanziaria per la tutela dei prodotti made in Italy sono stati stanziati solo 55 milioni di euro, quando la Toscana ne ha stanziati 50 milioni, e così farà per tre anni, solo per il sistema moda. “Con la Regione Piemonte – ha detto il governatore – abbiamo chiesto al Governo di modificare la Finanziaria, in modo da renderla più aderente ai problemi delle piccole e medie imprese. Si tratta di accentuare l’impegno sull’innovazione, di sostenere il rafforzamento delle imprese e la loro ricapitalizzazione, incentivarne l’aggregazione e facilitarne la proiezione sui mercati esteri”.

Un altro obiettivo da perseguire nei prossimi mesi è quello della revisione del patto per lo sviluppo stilato nel 1996, ormai obsoleto. Martini ha preannunciato un lavoro in Consiglio regionale e nelle commissioni per “preparare il taglio di una nuova fase di intervento pubblico nella dimensione economica”. Quanto al quadro economico, il presidente ha confermato che la Toscana è stata colpita in modo più pesante di altre regioni dall’attuale ciclo negativo, per la sua maggiore dipendenza dai mercati extra-europei, per la specializzazione delle proprie esportazioni che sono soprattutto beni di consumo ed anche per la rivalutazione dell’euro.

Nel settore moda il comparto artigiano è quello maggiormente colpito: oltre l’8% in meno di fatturato nel primo semestre 2003. Una difficoltà economica che è anche italiana ed europea, e che è legata all’andamento delle esportazioni extraeuropee. “Una tiepida ripresa – ha detto Claudio Martini – è attesa per il 2004, anno in cui si stima una crescita del Pil all’1,5%, seguita da una crescita più sostenuta negli anni successivi”. Di fronte a questa situazione la strategia su cui puntare è il rafforzamento e la qualificazione del sistema produttivo toscano in stretta connessione con il quadro internazionale.

“Puntiamo – ha detto ancora il presidente – a uno sviluppo delle specializzazioni manifatturiere, cioè a uno sviluppo del ruolo dell’industria”. Parallelamente la Toscana si è impegnata, presentando richieste e proposte alla Commissione europea e al Governo, per raggiungere un giusto equilibrio tra il processo di liberalizzazione del commercio mondiale e la necessità di garantire regole di trasparenza per i consumatori e di tutela della concorrenza. Fra gli obiettivi la reciprocità sui mercati, l’inibizione del proliferare di barriere non tariffarie, la tracciabilità dei prodotti tessili e dell’abbigliamento, la lotta alle contraffazioni e alle importazioni illegali, certificazioni ambientali, sociali e di qualità delle imprese, il contrasto del dumping sociale ed ecologico dei paesi terzi.

Altro obiettivo che la Regione si pone, è quello di migliorare la competitività internazionale delle aziende toscane, attraverso l’incremento di innovazione e ricerca: “Su questo – ha osservato Martini – si gioca almeno metà della partita”.

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