Esonero dall'obbligo di dichiarazione Ici per gli atti di compravendita immobiliare a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2003 19:17
Esonero dall'obbligo di dichiarazione Ici per gli atti di compravendita immobiliare a Firenze

Va in pensione l'obbligo di presentare la dichiarazione Ici. O per essere più precisi la comunicazione di variazione con la quale il contribuente è tenuto entro 90 giorni, a dichiarare all'Amministrazione comunale tutte le variazioni inerenti il proprio patrimonio immobiliare che incidono sull'ammontare dell'imposta dovuta. Il Comune di Firenze, cui si sono uniti anche quelli di Bergamo e Prato, ha aderito negli scorsi mesi al Protocollo d'Intesa sottoscritto da Anci, Consiglio Nazionale del Notariato e l'Agenzia del Territorio, per ricevere i dati contenuti nell'Adempimento Unico ed utilizzabili anche per l'aggiornamento delle banche dati Ici.

La sperimentazione voleva verificare la possibilità di utilizzare i dati inviati per via telematica dai notai e già in possesso dell'amministrazione centrale in modo che i cittadini non debbano presentare la dichiarazione Ici. Fino ad oggi, infatti, nel caso di vendita di un immobile, fabbricato o terreno, sia l'acquirente che il venditore avevano l'obbligo di presentare al Comune una dichiarazione di imposta ai fini Ici, mentre il notaio che stipula l'atto di compravendita provvede a sua volta alla registrazione, trascrizione e volture dell'atto attraverso l'invio telematico di tutti i dati all'Agenzia del Territorio e dell'Agenzia delle Entrate ("adempimento unico").

E visto che la sperimentazione ha avuto successo, questo obbligo dal 1° ottobre non esiste più. Non serve quindi presentare la dichiarazione Ici per le variazioni conseguenti i contratti di compravendita di immobili ubicati nel Comune di Firenze, registrati con l'adempimento unico, procedura già obbligatoria nei distretti notarili di tutta la Toscana che sarà estesa gradualmente a tutto il territorio nazionale entro il 31 dicembre di quest'anno. Dal 1° gennaio 2004 infatti l'esonero per i proprietari di immobili ubicati nel territorio comunale di Firenze, riguarderà la generalità delle compravendite immobiliari registrate in tutta Italia.

La stessa opportunità sarà assicurata a tutti i comuni italiani tramite il servizio che l'Anci ha garantito attraverso il consorzio Anci-Cnc: in questo modo tutti i comuni potranno utilizzare i dati dell'Agenzia del territorio. "Questa innovazione - ha detto il direttore delle entrate Filippo Di Salvo - avvicina decisamente un obiettivo considerato importante sia dai contribuenti che dalle amministrazioni comunali: l'estensione a tutta Italia dell'esenzione dall'obbligo della dichiarazione Ici e la possibilità per i comuni di ricevere dall'Agenzia del Territorio notizia di tutte le modificazioni afferenti il patrimonio immobiliare".

I vantaggi sono evidenti: oltre ad eliminare onerosi adempimenti ai singoli cittadini (reperimento di modulistica, compilazione, code per la consegna delle dichiarazioni e via dicendo) consentirà, grazie all'univocità ed alla affidabilità della fonte dei dati, la certezza dell'allineamento delle banche dati delle amministrazioni pubbliche, riducendo il rischio di ritardi od errori da parte della Pubblica Amministrazione. "Ma il risultato più importante - ha sottolineato il vicesindaco e assessore al bilancio Giuseppe Matulli - è il ribaltamento della filosofia del rapporto tra ente impositore e contribuente.

Non sarà più il cittadino a doversi attivare, bensì il Comune che, preso atto della compravendita, avrà la possibilità di informare il contribuente delle eventuali norme del regolamento comunale che, in presenza di determinate condizioni, possono incidere sulla determinazione dell'imposta come, per esempio, la titolarità di diritto di abitazione, le unità immobiliari concesse in comodato a parenti e via dicendo". La trasmissione di queste informazioni residuali, che non emergono dall'atto notarile e di cui il Comune altrimenti non verrebbe a conoscenza, potrebbe essere organizzata, analogamente a quanto avviene per le dichiarazioni dei redditi, ovvero per via telematica (con una chiave di accesso direttamente da parte del contribuente, tramite i Caaf e/o gli ordini professionali, oppure con l'assistenza del personale comunale direttamente dai terminali degli Uffici Relazioni con il Pubblico presenti sul territorio).

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