La vittoria della Fiorentina sul Treviso ha riportato serenità all’ambiente gigliato ed ha inoltre indicato quale potrebbe essere il percorso della squadra per migliorare la posizione in classifica. Cavasin, dopo molti stravolgimenti, sembra essere approdato al modulo più congeniale con l’innesto di Maspero, l’unico centrocampista (in attesa di un certo Helguera) in grado di verticalizzare e dettare i tempi ed il ritmo di gioco. Tutta la squadra riesce a stare più corta e diventano più pericolose le incursioni degli esterni e delle punte.
Ma vediamo reparto per reparto la situazione. DIFESA: lo schema a tre messo in atto contro il Treviso ha dato buoni risultati. Ripa garantisce sicurezza, mentre Bacis dovrebbe migliorare non limitandosi al “martellamento” dell’avversario che gli passa accanto. Cherubini è in crescita sia nella fase di copertura che nelle fasi di attacco; Comotto e Maggio lavorano bene e Baronchelli - nei pochi minuti giocati - ha dimostrato grande personalità. Il tutto con un Cejas che sta migliorando anche nelle uscite.
Con il rientro di Lucarelli, Cavasin può sbizzarrirsi in base all’avversario di turno. CENTROCAMPO: con Maspero che detta i tempi questo reparto può finalmente cambiare registro e, come dice Cavasin, mentalità. L’ex torinista ha fatto vedere l’importanza di avere l’uomo che detta i ritmi come pendolo della squadra. Intorno a lui migliora anche il lavoro dell’altro centromediano e degli esterni alti, che trovano molti palloni in profondità. La nota più incoraggiante (in attesa dei “presunti” titolari che latitano) è l’intercambiabilità tra i vari Ariatti, Scaglia e Bismark che dimostrano buona forma e grande intesa . ATTACCO: con il Riganò che conosciamo e migliora per personalità e qualità delle giocate, Graffiedi sta arrivando ai suoi livelli e inizia anche a fare gol.
E’ il reparto più sicuro per qualità e quantità, come ogni domenica viene sottolineato dagli allenatori avversari. Non c’è molta certezza sui ricambi, ma per ora nessuno se ne accorge. CAVASIN: sta riscoprendo la Florentia Viola, i suoi uomini del passato. Forse nelle ultime due partite l’unico che ha mostrato un po’ la corda è stato Di Livio, ma tutti gli altri “storici” sembrano aver un passo in più dei compagni più famosi (sulla carta). Se di Maspero si è detto, è stata una buona sorpresa vedere la risposta sul campo di gente che si allena assiduamente e con impegno e, nei pochi minuti giocati, ha dimostrato di poter reggere la categoria cadetta.
Prima il trio Ariatti, Andreotti, Ripa , poi a seguire Maspero, Bismark, Baronchelli, Scaglia, si sono dimostrati più convinti e decisi di Helguera, Said, De Vezze e Manfredini. Questi ultimi dovranno impegnarsi - e non poco – se vogliono tornare in campo. Alessandro Signorini
