Tondi ( UDC ) chiede la chiusura dell'ufficio Città Sicura

Redazione Nove da Firenze
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03 settembre 2003 16:21
Tondi ( UDC ) chiede la chiusura dell'ufficio Città Sicura

«Se qualcosa diventa inutile e costa al contribuente o lo si rende efficiente e produttivo o lo si chiude. L'ufficio "Città Sicura" riacquisti il ruolo per cui era nato oppure chiuda definitivamente i battenti». E' quanto chiede il capogruppo dell'UDC Federico Tondi in merito all'analisi dell'attività svolta dall'ufficio Città Sicura. «Dalla partenza del suo responsabile, Stefano Filucchi - ha aggiunto Tondi - l'ufficio è praticamente scomparso: esiste ancora? E se sì, che cosa fa? Questo ulteriore fallimento della sinistra sul fronte del degrado e della sicurezza è talmente imbarazzante da poterlo paragonare alla figuraccia fatta con le scalinate del Duomo.

Voluta fortemente dal sindaco, questa struttura, durante la gestione Filucchi, ha ben operato: colonnine SOS sono state installate in dieci parchi cittadini, è stato istituito un numero verde antitruffa, sono stati varati altri servizi come l'assicurazione gratuita per furto ai capifamiglia ultrasettantenni, l'assistenza alle vittime di reato e la tutela agli anziani per la riscossione dell'assegno pensionistico. Tutto questo fino al 20 febbraio 2003, dopo niente o poco più. Negli ultimi mesi, almeno consultando i comunicato stampa - ha ricordato il capogruppo dell'UDC - questa struttura ha realizzato un solo intervento, ovvero la consegna dei premi della campagna "per strada c'è un regalo", e ha proposto un rapporto di collaborazione fra l'ufficio stesso e i vigili di quartiere: decisamente poco per un ufficio che doveva affrontare una delle importanti emergenze della città.

Per capire poi la considerazione di cui gode l'ufficio "Città Sicura basta leggere l'intervento del comandante della polizia municipale sul sito dei vigili urbani: illustrando le linee guida per il 2003 Bartolini cita in un solo passaggio l'ufficio "Città Sicura" a proposito di una nuova sede. Questa farsa deve finire: non mettiamo assolutamente in dubbio la professionalità di chi vi opera, ma denuncia l'immobilismo di chi dovrebbe dare le linee guida: è chiaro che se a Firenze la questione degrado viene affrontata solo come un problema di ordine sociale e di accoglienza di emarginati cui solo i diritti sono dovuti mentre per i doveri non c'è fretta, dalla sinistra non ci si potrà aspettare niente di buono su questo tema».

«Sarebbe invece opportuno - ha concluso Tondi - integrare l'attività dell'ufficio con quella dei vigili di quartiere sin qui troppo impegnati solo sul fronte multe. Invece di partecipare alla consegna dei premi per gli automobilisti disciplinati l'ufficio "Città Sicura" riacquisti il ruolo per cui era nato. Altrimenti nessuno si lamenterà se sarà chiuso».

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