Situazione meteorologica: la temperatura di questa mattina sul sagrato del Duomo 36°, temperatura al suolo 43°, all’interno della Basilica 28°
L'ombra del piromane sulle colline toscane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2003 13:38
Situazione meteorologica: la temperatura di questa mattina sul sagrato del Duomo 36°, temperatura al suolo 43°, all’interno della Basilica 28°<BR>L'ombra del piromane sulle colline toscane

FIRENZE- Un vertice in Regione per fare il punto sulla grave situazione provocata dalla siccità, con i danni all'agricoltura e l'emergenza incendi, ma anche per individuare i provevdimenti da adottare. E' quanto ha convocato per domani mattina, a Palazzo Bastogi, l'assessore regionale all'agricoltura e alle foreste Tito Barbini. All'incontro parteciperanno enti locali, agenzie regionali e organizzazioni porfessionali.
Sta migliorando la situazione all'Isola d'Elba dove, da stamani, due elicotteri e un Canadair hanno ripreso l'opera di spegnimento dal cielo.

Nella notte, a causa del vento di maestrale che aveva rialimentato le fiamme, alcune abitazioni sono state evacuate a Vallebuia. Complessivamente sono stati distrutti 750 ettari di macchia mediterranea. Ancora in fiamme, invece, i boschi sui monti pisani dove ieri, in tarda serata, si era sviluppato un incendio vicino a Capannori. Un fronte lungo almeno otto chilometri e' stato contrastato fino all'alba dagli uomini delle Comunita' montane, della Guardia Forestale, dei Vigili del fuoco e della Vab.

Decine le case minacciate dalle fiamme sono state presidiate dai mezzi antincendio, ma non sono state evacuate. Richiesti altri due elicotteri e un Canadair. Domato solo verso le cinque di questa mattina, invece, il rogo che si era sviluppato ieri sui monti della Calvana, vicino Prato, distruggendo circa 40 ettari di verde. Le abitazioni, seriamente minacciate, sono state difese da un presidio della Vab, del Corpo Forestale, dei vigili del fuoco.
Fiamme ieri anche sulla collina di Roveta.

Oltre 60 ettari di bosco andati in fumo: l'incendio è quasi sicuramente opera di un piromane. Abitazioni evacuate per precauzione, apprensione per un albergo.

Il campo anticiclonico mantiene intanto inalterata la sua influenza sull’Europa e sul bacino del Mediterraneo; deboli infiltrazioni di aria provenienti dai Balcani tenderanno ancora nella giornata odierna ed in quella di domani ad interessare la penisola italiana con l’effetto di una temporanea mitigazione delle temperature.

Per la fine di questa settimana e l’inizio della prossima le condizioni meteorologiche sembrano mantenersi ancora stabili.
DOMANI: condizioni stazionarie. Venti deboli orientali. Temperature stazionarie o in lieve diminuzione nei valori massimi.
Questa mattina Sergio Gatteschi, Consigliere dei Verdi della Provincia di Firenze, con gli aderenti al FORUM ENERGIA ha effettuato una serie di rilevazioni sulle temperature della città di Firenze. Il Duomo è il luogo più fresco della città: “All’interno sono stati rilevati 28 gradi quando fuori la temperatura è già di 36 gradi all’ombra.

I custodi della Basilica – ha spiegato Gatteschi – confermano che questa è la stagione più calda a memoria d’uomo mai avuta a Firenze. Dentro il Duomo non si erano mai registrate temperature superiori a 23-24°. Noi verdi ed ambientalisti sosteniamo che se continueranno le emissioni di anidride carbonica che incrementano l’effetto serra probabilmente occorrerà ripensare il nostro modi di costruire gli edifici”.
“Davanti all’emergenza caldo vediamo che nell’immediato vige l’unica legge del si salvi chi può, per il futuro è impensabile continuare così – afferma Gatteschi – su tutte le vecchie e nuove costruzioni si dovrà tener conto dei criteri costruttivi che, come dimostrano palazzi più vecchi, garantiscano il miglior isolamento possibile.
I condizionatori dovranno essere regolati su un minimo di 27° e dovremmo tutti tener conto che l’uso del condizionatore è causa di “effetto serra” e di inquinamento, fintanto che per produrre energia elettrica ci serviremo di centrali a combustibili fossili.
Inoltre i condizionatori producono calore due volte: la prima per la produzione di energia elettrica in centrale, la seconda emettendo aria calda in uscita; tanto da contribuire all’aumento della temperatura in città.
Costruire meglio e ristrutturare meglio ci libererà in futuro dagli inconvenienti di questa soluzione di cui oggi per molti è difficile fare a meno; e li capiamo”.

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