Danze popolari del Caucaso” stasera al Teatro Romano di Fiesole

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2003 07:10
Danze popolari del Caucaso” stasera al Teatro Romano di Fiesole

Anche quest’anno il Florence Dance Festival inserisce nel proprio cartellone uno spettacolo di danze popolari. Il Balletto Nazionale della Georgia “Metechi” porterà in scena, il 28 luglio, la vivacità e i colori delle danze popolari caucasiche. Il Balletto Nazionale della Georgia è uno dei più grandi gruppi coreografici del mondo, fondato nel 1978 con l’ intento di far conoscere alle nuove generazioni le antiche danze popolari georgiane, di riproporre quelle dimenticate e di creare nuove e originali coreografie, prende il nome da una chiesa del V secolo che sorge nel cuore della città di Tbilisi, capitale della Georgia Nel corso degli anni la compagnia ha costituito un vasto e diversificato repertorio, che include non solo le danze di varie località della Georgia, ma anche intere produzioni teatrali.

Le danze e le musiche interpretate dai giovani georgiani esaltano, sulla linea di questo genere di spettacoli, i valori nazionali ed il folklore locale. I virtuosismi maschili hanno come caratteristica (tipica solamente dei danzatori del Caucaso) quella di essere danzati con sorprendente agilità sulle punte dei piedi, salti, giochi di gambe e di braccia; ma anche le danzatrici possiedono la stessa perfezione, nutrita da una professionalità e da una disciplina ferrea. Nelle coreografie (in cui le figurazioni di gruppo si aggregano e si sciolgono come scivolando sul ghiaccio) vi sono, costruite armoniosamente, tutte le basi della danza popolare, dal girotondo al gomitolo.

I colori dei costumi, fantasiosi ed eleganti, aggiungono fascino allo spettacolo. La compagnia è famosa, in particolare, per le sue danze di coppia (“Kartuli” e “Lecuri”), per quella lirica delle donne (“Samaia”), per il girotondo “Partza”, per le suites “Adjar” e “Kensur”, nonché per i quadri coreografici della vecchia Tbilisi. Alle danze folcloriche georgiane Ramishvili e Sukhisvili hanno aggiunto quella sportiva “Lelo”, quella maschile “Mkhedruli”, quella contadina “Lazuri” ed altre, interpretando con intuizioni personali l’intera gamma del genere.

Alcune danze hanno origine nel VIII secolo avanti Cristo e, nonostante l’origine così remota, mantengono un dinamismo ed una modernità da ispirare le più note rockstar degli ultimi tempi (secondo la stampa statunitense, lo stesso Michael Jackson ha preso dal balletto georgiano passi e movimenti adattandoli alla sua coreografia). Alcune coreografie appaiono particolarmente intense e drammatiche: pugnali lanciati a ritmo vertiginoso che si conficcano nel palco e spade scintillanti che si incrociano rivelano le origini guerriere del popolo georgiano.

Lo spettacolo si presenta come un poema coreografico sulla bellezza, sulla nobiltà ed il talento del popolo georgiano; la purezza, l’originalità delle loro coreografie, la loro arte è stata capace di conquistare il pubblico di tutto il mondo. Il segreto del loro grande successo è dovuto soprattutto all’abilità, al vigore ed al forte temperamento che, abbinati all’eleganza delle composizioni coreografiche, all’espressività dei movimenti, all’impeccabile tecnica ed alla bellezza degli sgargianti costumi (appositamente ideati per loro dal grande costumista S.

Virsaladze, vincitore del “Premio Lenin”) sono in grado di coinvolgere il pubblico contagiandolo con la propria energia.

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