Porte telematiche, Checcucci (AN): «Costi troppo alti per l'installazione, cittadini beffati»
Pedonalizzazione San Bartolo a Cintola
Zcs a Firenze Nova

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 luglio 2003 07:11
Porte telematiche, Checcucci (AN): «Costi troppo alti per l'installazione, cittadini beffati»<BR>Pedonalizzazione San Bartolo a Cintola<BR>Zcs a Firenze Nova

«L'intervento di razionalizzazione della sosta che l'amministrazione intende perseguire con l'istituzione della nuova zona a controllo della sosta nella zona di Firenze Nova-Ponte di Mezzo è necessario che sia limitato in questa fase alle aree residenziali intorno al nuovo insediamento universitario a Novoli». Questo il giudizio dei consiglieri del gruppo consiliare DS di Palazzo Vecchio in merito alle polemiche sollevate su questo provvedimento dell'amministrativo. «La nuova zcs - hanno aggiunto - non prevista da alcun atto di pianificazione sulla mobilità, ovvero dal piano urbano del traffico, ma assunta con una delibera della giunta, si giustifica in questa fase esclusivamente come elemento a tutela degli spazi sosta per i residenti delle aree comprese tra il Terzolle, via Forlanini, Ponte di Mezzo, via Carlo Del Prete, viale Guidoni, le più esposte nel prossimo autunno all'arrivo dei tanti utenti dell'insediamento universitario: dovrà necessariamente seguire un idoneo periodo di sperimentazione onde verificare l'impatto sugli utenti e sui residenti di un provvedimento di questa natura su un'area periferica della città».

Secondo i consiglieri diessini «è inoltre necessario e urgente attivare per tempo un adeguato servizio di trasporto pubblico in grado di collegare ad alta frequenza il nuovo insediamento universitario con la stazione ferroviaria di Rifredi, che è previsto diventi un importante polo di intermodalità per tutta l'area ed in particolare verso i nuovi insediamenti di Novoli e, più in prospettiva, verso Careggi».

«L'eventuale, successiva estensione della zcs 11 verso la zona di Firenze Nova - hanno concluso - dovrà essere valutata dopo un'adeguata sperimentazione del primo stralcio e comunque previa integrazione del piano urbano del traffico tramite sottoposizione di una specifica delibera da sottoporre alla votazione del consiglio comunale. Riteniamo perciò che nell'area di Firenze Nova, in cui è stata realizzata la sola segnaletica orizzontale con gli stalli di sosta, la zcs sia congelata fino al completamento del percorso sopra accennato e previa l'attivazione del servizio di trasporto pubblico necessario per raggiungere l'università a Novoli, anche per valutare l'effetto sui pendolari dell'attivazione del citato servizio pubblico di collegamento con la stazione di Rifredi».
«I costi per l'installazione sono troppo alti e, alla fine, i cittadini saranno persino beffati da un'amministrazione che ancora non ha definito con chiarezza chi dovrà pagare il telepass».

Questo il giudizio della consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci sulle porte telematiche. «Quanti ai costi sostenuti e che società Autostrade dovrà sostenere per la messa in funzione del sistema - ha spiegato la Checcucci - si parla di un milione di euro a cui si deve aggiungere, come emerge da una risposta scritta di qualche mese dell'assessore che certificava le richieste della società per la messa in funzione del meccanismo delle porte, un importo di altri 600 mila euro per l'attivazione.

I residenti, dal canto loro, dovranno sborsare, in totale, 672 mila euro ai quali si aggiungono 1.163.000 euro per 14 mila non residenti. In tutto quasi 3 miliardi e mezzo di vecchie lire. Se si considera che l'investimento originario, sommato alle richieste per l'avviamento, ammontava a quasi 3 miliardi e duecento milioni di vecchie lire e che il ministero dell'ambiente ha finanziato circa 1 miliardo di lire, già dal primo anno di gestione Autostrade -Firenze Parcheggi c'è un incasso, per queste ultime, di 4 miliardi e mezzo circa.

In pratica, fin da subito l'investimento risulta a costo zero anzi c'è un utile di circa 1 miliardo e trecento milioni di lire». «Dopo aver aspettato per ben cinque anni dall'installazione delle porte ed aver subito le multe a raffica di ausiliari di ogni specie - ha aggiunto la consigliera di Alleanza Nazionale - ai cittadini è chiesto un ulteriore sforzo economico per pagare un servizio di per sé fondamentale per la viabilità ma i cui costi presentano singolari zone d'ombra, soprattutto considerando che il sistema si ripaga già abbondantemente fin dal primo anno».

«Ma dopo il danno c'è la beffa - ha rilevato la Checcucci in una interrogazione - ovvero la regolazione per certe categorie. Quali cittadini pagheranno e quanto pagheranno l'amministrazione ha tentato di dirlo ma è difficile comprendere chi non ha le idee chiare perché non ha pensato e non ha definito, in realtà, tutti i possibili casi che verranno a presentarsi. Ad esempio come entreranno coloro che devono recarsi alle autorimesse situate nel4centro o alle autofficine del centro? Come potranno i non residenti raggiungere gli alberghi e che cosa dovranno esibire per entrare? Ci sarà un permesso speciale e rilasciato da chi? E coloro che devono recarsi nelle botteghe artigiane situate nel centro avranno un permesso "volante" o che cosa? E questo permesso a chi verrà esibito? Appare poi inaccettabile, se confermato, che solo i portatori di handicap residenti non paghino il telepass.

Per deduzione dovrebbero infatti pagare gli handicappati non residenti che però vengono a lavorare a Firenze, ed il lavoro non è sempre una scelta ma spesso una necessità. Mi auguro che vi sia un'incomprensione su questa distinzione perché sarebbe a dir poco paradossale che vi siano differenze fra portatori di handicap a seconda della residenza. E' infine paradossale proprio il fatto che un cittadino debba pagare un telepass per entrare a Firenze, quando quello stesso telepass gli viene regalato da società Autostrade se lo acquista per la macchina.

Ma qual è la differenza di tecnologia che giustifica la differenza fra 0 e quasi 73 euro? Forse solo che al primo anno di gestione l'investimento viene pressoché ripagato».
«E' sbagliata ed è ingiustificata l'ipotesi di pedonalizzare 50 metri del borgo di San Bartolo a Cintola». E' quanto sostengono il vicecapogruppo della Margherita Simone Menci e il presidente del "Partito dei motorini-Simis" Jacopo Bianchi che contro questa ipotesi hanno già raccolto oltre 600 firme nei negozi della zona.

«Siamo contrari alla pedonalizzazione - hanno spiegato Menci e Bianchi - ma favorevoli a piccole e momentanee iniziative come mercatini, mostre ed altre iniziative ludiche. Ma questo è un provvedimento penalizzante che per entrare in vigore vedrà pesanti e inaccettabili interventi su tutta la viabilità della zona. Come mai tutto questo non è mai stato fatto per i grossi centri commerciali che si trovano in questa area? Perché si è deciso di intervenire proprio su quei 50 metri del borgo di San Bartolo?».

«La raccolta di firme continuerà - hanno assicurato - fino a che il Comune non avrà chiarito la sua posizione e ritirato il progetto».

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