Il "Centro Porte Aperte Aldo Tanas" di via Reginaldo Giuliani chiude per problemi finanziari e di sede. E' quanto ha annunciato la presidente della commissione per le politiche sociali e della salute Susanna Agostani. «Il centro - ha spiegato la presidente della commissione Susanna Agostini - si occupa di soggetti che vivono nella marginalità, spesso tossicodipendenti, che per varie ragioni non accedono ad altri servizi e vivono per la strada: si tratta di un'esperienza unica, modello di riferimento per altre città d'Italia, presidio essenziale per la città».
«Sapevamo che l'immobile che lo ospita, di proprietà comunale, sarà demolito - ha aggiunto l'Agostini - il finanziamento pubblico che ha garantito il progetto e l'apertura fino all'estate è finito. Oltre al Comune, per la sede, anche il Quartiere 5 sta valutando le possibilità offerte dai piani di recupero urbano. A giugno la commissione, dopo avere incontrato gli operatori del centro, ha deciso all'unanimità di inviare una lettera all'assessore Graziano Cioni ed al direttore generale dell'azienda sanitaria locale Paolo Menichetti.
Nella lettera si chiedeva di attivarsi per reperire ulteriori finanziamenti e per inserire il centro nelle attività di integrazione socio-sanitaria». Secondo la presidente della commissione sanità «dobbiamo da subito verificare nel merito quali continuità del percorso sperimentato ad oggi può essere sostenuta sinergicamente dall'intero sistema». «Oggi - ha concluso l'Agostini - ci troviamo di fronte alla chiusura del servizio, per questo dobbiamo mobilitarci e sciogliere i nodi, non indifferenti, che hanno portato alla brusca interruzione dell'esperienza nonostante l'indubbia necessità del servizio: la ricerca di una sede alternativa il perfezionamento della rete garante, il mantenimento di percorsi appropriati e personalizzati, oltre la permanenza presso la struttura del centro; un congruo contributo, in termini di risorsa economica, a completamento dell'anno in corso, ripristinando i percorsi delle prese in carica».
