Posa della prima pietra alla nuova Centrale del latte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 luglio 2003 17:46
Posa della prima pietra alla nuova Centrale del latte

"Questo è un momento molto importante, perché la Centrale del latte rappresenta un significativo patrimonio della città. E' la conferma che il nostro lavoro sta andando nella giusta direzione, per raggiungere il doppio obiettivo su cui l'Amministrazione Comunale si sta da tempo impegnando: costruire il nuovo stabilimento alla Mercafir nei tempi previsti, e insieme lavorare per consolidare l'azienda, individuando partner industriali capaci di farla crescere, rafforzandone le caratteristiche di produzione agroalimentare di qualità".

Il sindaco Leonardo Domenici commenta con soddisfazione la posa della prima pietra del nuovo stabilimento della Centrale del latte nell'area del polo di Novoli, avvenuta stamani presenti anche il presidente e il direttore della Centrale Franco Cervelin e Franco Bonifazi e gli assessori Tea Albini, Paolo Coggiola, Francesco Colonna e Simone Tani. "Nel quadro del processo di trasformazione e ammodernamento della città, questo nuovo impianto è fondamentale: sia per lo sviluppo della stessa Centrale, sia per la realizzazione del progetto dell'Alta velocità" sottolinea il sindaco, ricordando che il trasferimento dello stabilimento alla Mercafir è nato proprio per la necessità di lasciare libera l'area di via Circondaria dove attualmente ha sede la Centrale: qui infatti prima sarà allestito il cantiere della Tav per la realizzazione della nuova stazione sotterranea, poi sarà costruito il parcheggio interrato da 800 posti a servizio della stazione.

Il trasferimento dell'impianto e la consegna dell'area alla Tav sono previsti entro la primavera del 2005; da parte sua Tav verserà 18 milioni e 75.991 euro (35 miliardi di lire) in diverse tranche. Per quanto riguarda il futuro della Centrale del latte e le strategie del suo sviluppo, il sindaco sottolinea come fin dall'inizio si sia seguito un percorso chiaro, ricercando la massima condivisione fra i soggetti interessati, primi fra tutti i lavoratori. "Abbiamo stabilito condizioni precise per coloro che siano interessati a entrare come nuovi soci nell'Azienda - afferma Domenici - in particolare sottolineando la necessità di consolidare il rapporto fra questa e il territorio, sia metropolitano che regionale.

Proprio per garantire questo legame, stanno entrando a far parte della proprietà anche la Regione Toscana e la Provincia di Firenze: l'amministrazione comunale, insieme agli altri soci, sta mettendo a punto il protocollo d'intesa per permettere l'aumento di capitale e l'ingresso dei nuovi partner pubblici". Quella su cui si muove l'amministrazione è una linea di innovazione, ribadisce il sindaco: "Innovazione del ruolo e delle funzioni del Comune, non più produttore e proprietario, ma soggetto di garanzia e tutela per i dipendenti, che interviene attivamente sulle strategie di sviluppo dell'azienda.

L'idea da cui si è partiti e che stiamo portando avanti, è quella di salvaguardare il patrimonio e le capacità delle municipalità, senza chiudersi però alle nuove esperienze". Il primo via libera ufficiale allo spostamento della Centrale del Latte dalla sede di via Circondaria alla Mercafir è datato febbraio 2001, quando venne firmato il protocollo di intesa fra Ministero dei Trasporti, Regione Toscana, Provincia, Comune di Firenze, Ferrovie e Tav. Nel marzo 2002 prima la giunta e poi il consiglio comunale votarono la delibera che definiva gli accordi fra Comune, Tav e Centrale del latte, siglati poi dai soggetti interessati nel maggio successivo: tre protocolli grazie ai quali si dettero garanzie precise, da un lato per avere certezza dei tempi di realizzazione della stazione dell'Alta velocità, lasciando inalterati quelli relativi al passante ferroviario; dall'altro per assicurare la costruzione del nuovo stabilimento della Centrale del Latte nei tempi previsti.

Tempi che fino ad oggi sono stati rispettati.
«Per lo sviluppo della Centrale del Latte è urgente costruire il nuovo stabilimento». Lo ha detto il capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi. «Ci fa piacere - ha aggiunto Toccafondi - che il sindaco e la sua giunta si siano resi conto di quanto andiamo dicendo da anni quando, unici nel consiglio comunale, chiedevamo la costruzione del nuovo stabilimento prima della privatizzazione dell' azienda. Nonostante questi passi in avanti resta ancora irrisolta l'entrata dei nuovi soci pubblici, ovvero Regione e Provincia, all'interno del capitale sociale della Mukki.

La Regione Toscana sembra abbia inviato ai Comuni di Firenze, Pistoia e Livorno, nonché a Provincia di Firenze, Camera di Commercio e Comunità Montana del Mugello, una bozza di protocollo o di accordo ma ancora sembra lontano il loro definitivo ingresso nella società. Nella bozza che la Regione avrebbe proposto si indica la fine del 2004 come termine entro il quale la fase di privatizzazione dovrà essere conclusa». «Questa data - ha concluso il capogruppo di Azione per Firenze - che non recepisce le indicazioni del consiglio comunale secondo il quale prima si dovrà concludere la costruzione dello stabilimento e solo successivamente, con una Centrale del Latte rivalutata, si passerà alla fase della privatizzazione dando così certezza ai lavoratori e all'indotto.

Su questo punto aspettiamo che il sindaco si esprima con parole certe e chiare».

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