Presentato il Rapporto 2003 Arsia-Irpet sull'Agricoltura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 Luglio 2003 07:13
Presentato il Rapporto 2003 Arsia-Irpet sull'Agricoltura

FIRENZE- Dati importanti in assoluto, ma che diventano di straordinario significato se valutati nel loro contesto, quello di un'annata particolarmente difficile, segnata da una grave situazione internazionale e da un insoddisfacente andamento complessivo dell'economia. E' questo il giudizio che l'assessore all'agricoltura Tito Barbini ricava dalla lettura del rapporto che ogni anno l'Arsia e l'Irpet dedicano all'economia agricola toscana ed alle politiche rurali: uno studio - presentato oggi a Palazzo Bastogi - dal quale si rileva che nel corso del 2002 il valore aggiunto è aumentato in misura maggiore rispetto al resto dell'economia regionale e in controtendenza rispetto al negativo andamento dell'agricoltura in Italia; che le esportazioni hanno proseguito nel loro trend fortemente positivo (più 11,4 per cento i prodotti agricoli, più 6,8 per cento i prodotti dell'industria alimentare); che il deficit agroalimentare si è ridotto; che l'occupazione ha consolidato i buoni livelli raggiunti negli anni passati.

"Risultati - ha spiegato ieri Barbini - che ci dimostrano essenzialmente una cosa, ovvero che la scelta della qualità fatta complessivamente dagli amministratori e dagli imprenditori toscani sta adesso ripagando, e che questa scelta si dimostra ancora più rilevante proprio negli anni più difficili, perché offre un'arma in più per reggere ad una congiuntura sfavorevole. Certo situazioni problematiche rimangono e rimarranno, ma oggi si può dire che complessivamente per l'agricoltura toscana gli anni di crisi e di immobilismo sono un ricordo, che l'economia rurale ha davanti a sé un futuro importante".

E' uno sviluppo evidente in filiere come quella della carne bovina, che fa registrare segnali importanti di ripresa dopo anni difficili, grazie soprattutto a produzioni di pregio e all'impegno sul terreno della tracciabilità e della certificazione. Altri settori proseguono invece un trend positivo avviato da diversi anni: è il caso ad esempio dell'agriturismo, che anche per il 2002 ha fatto registrare un'ulteriore crescita dei posti letto e delle aziende agricole coinvolte (ormai 2.545, più 10 per cento rispetto al 2001).
Di particolare interesse anche i dati relativi all'occupazione.

Mentre in Italia dal 1996 al 2001 l'occupazione in agricoltura registra una sensibile diminuzione, la Toscana mantiene sostanzialmente inalterati i livelli del 1996. Una stabilità confermata nel 2002, a fronte di una diminuzione che è stata dello 0,5 per cento nel Nord Ovest e addirittura del 3,2 per cento nel Mezzogiorno. Ma sono significativi anche i cambiamenti nella composizione della forza lavoro. La presenza di donne, ad esempio, è decisamente superiore rispetto al resto del paese. Ed è una componente in forte crescita, aumentata del 3.15 per cento dal 2001 al 2002.

"Assieme alla crescita della componente giovanile, frutto anche delle risorse che abbiamo impegnato per incentivare l'avvio di imprese, sono mutamenti che danno la misura di un'economia vitale, tutt'altra cosa di quel settore in crisi di non troppi anni fa, segnato dall'abbandono e dall'invecchiamento".

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