Convegno a Firenze sulle rilevazioni dei prezzi: procedure più raffinate per avere dati migliori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2003 19:19
Convegno a Firenze sulle rilevazioni dei prezzi: procedure più raffinate per avere dati migliori

"Il Comune di Firenze si distingue ancora una volta per essere all'avanguardia nella rilevazione dei prezzi e nel dibattito in corso per migliorare tali procedure - ha commentato l'assessore alla statistica Elisabetta Tesi -. Firenze è uno dei pochi comuni che ha effettuato un'indagine capillare sull'andamento dei prezzi a livello dei singoli quartieri. In particolare, anche Firenze, fra breve, utilizzerà i computer palmari, poco più grandi di un quaderno, per la rilevazione dei prezzi come già fatto da altre città italiane come Bologna e Verona.

Anche questa nuova tecnologia servirà a migliorare ed ottimizzare il lavoro dei rilevatori". Questo perché le rilevazioni dei prezzi al consumo sono uno dei principali ed impegnativi compiti dei Comuni per conto dell'ISTAT. È questo uno degli aspetti che è emerso nell'ambito del convegno nazionale "Le rilevazioni dei prezzi al consumo: statistiche economiche e dimensione territoriale comunale" che si è svolto presso l'ufficio comunale di Statistica. In particolare è stata messa in rilevo la necessità di migliorare le procedure di rilevazione e di dare maggiore "peso specifico" alle rilevazioni a livello locale che possono influire, se ben utilizzate, sulla determinazione degli indirizzi politici sia da parte delle amministrazioni comunali che da parte del governo centrale, adeguandosi a quelle che sono le indicazioni in ambito europeo.

"Il convegno è un'occasione importante che ha permesso di discutere fra gli addetti ai lavori le problematiche di rilevazione dei prezzi al consumo che possono essere sempre migliorate - ha sottolineato Luigi Biggeri presidente dell'ISTAT -. Credo che parlare di pratiche migliori, utilizzate da singoli Comuni,sia importante per un miglioramento generale delle rilevazioni, avendo anche dati più tempestivi come richiesto dalla Comunità Europea e dai singoli comuni. La nostra indagine è basata sulle esigenze di 27.000 famiglie e parallelamente modifichiamo il paniere dei prezzi; lo abbiamo già fatto a gennaio, in questi mesi sono emersi nuovi dati e a dicembre aggiorneremo il paniere dei prezzi in rapporto delle risposte fornite dai consumatori".

Anche Carsten Olsson dell'Eurostat ha rilanciato con forza questo messaggio, auspicando "una maggiore collaborazione fra i Comuni e l'Eurostat, una migliore qualità delle rilevazioni resa possibile anche mediante un reciproco e continuo apprendimento". Ricordiamo che la rilevazione dei prezzi al consumo e il calcolo mensile della loro variazione sono un esempio del rapporto fra il territorio e i consumi che variano anche in funzione del variare dei prezzi. La statistica si pone anche come obiettivo quello di analizzare i rapporti con le componenti sociali ed il ruolo dei Comuni diventa sempre più fondamentale nel processo di produzione dei dati relativi all'inflazione e per questo motivo l'USCI ha voluto rilanciare con forza il ruolo di primo piano che deve essere riconosciuto ai Comuni ed alla statistica in questo delicato ed importante compito.

La proposta di un comitato di controllo sull'andamento dei prezzi dei beni di primaria necessità per aiutare i consumatori, è stata avanzata dalla presidente del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti Daniela Primicerio. "In accordo col ministro Marzano e nell'ambito delle disponibilità economiche dei fondi antitrust, siamo riusciti a recuperare e destinare una cifra rilevante, circa 1 milione e mezzo, 2 milioni di euro, per costituire un osservatorio che determini la conoscenza a livello di tutti i cittadini italiani di quelli che sono i livelli dei prezzi dei beni di primaria necessità.

Questo sia per consentire agli utenti di meglio distribuire la propria spesa, verificando l'aumento incontrollato dei prezzi, diversificando la propria domanda verso beni succedanei di prezzo inferiore e sia di essere coscienti della forza sul mercato e quindi sul prezzo da parte del consumatore per controllarla e modificarne il trend lì dove è incrementato in modo eccessivo". Nel corso della mattina si è svolta l'Assemblea straordinaria dell'USCI (Unione Statistica Comuni Italiani) e nel pomeriggio il convegno ha offerto una panoramica sulle modalità con le quali in Italia, ma anche all'estero (ad esempio in Francia), sono effettuate le rilevazioni sui prezzi al consumo.

"C'è un problema organizzativo dei comuni - ha commentato Paolo Marass Segretario Generale dell'USCI - e quindi se fossimo informati prima delle novità, riusciremmo a meglio organizzarci. Ad esempio il caso di alcuni comuni che hanno come rilevatori i lavoratori dipendenti; se devono essere utilizzati in modo intensivo solo nella prima quindicina del mese possono sorgere dei problemi organizzativi tutti da valutare anche di ordine sindacale. Altri comuni non hanno questi problemi grazie alla presenza di personale a contratto.

Dovremmo, come USCI, riuscire a dare delle linee guida su come comportarsi". Una particolare riflessione è stata effettuata anche sui prezzi a Firenze. "La media inflazionistica nel capoluogo toscano - ha commentato Gianni Dugheri dell'ufficio statistico del Comune di Firenze - è da quasi un anno al di sotto dell'indice nazionale ed è importante evidenziare il lavoro svolto addirittura a livello di singoli quartieri dove siamo riusciti a mettere in luce le variazioni dei prezzi al consumo A margine del convegno, il presidente dell'ISTAT Luigi Biggeri è intervenuto anche sul semestre europeo dell'Italia: "È un evento importante e sono stato proprio lunedì in Grecia, ad Atene, a prendere in consegna la parte statistica del semestre europeo.

Abbiamo già presentato un programma di seminari che illustreranno il livello in vari Paesi europei delle statistiche in alcuni settori. La maggiore attenzione sarà rivolta alle statistiche sulla giustizia e alla sicurezza che riguardano la qualità della vita dei cittadini". Il convegno stamani è stato introdotto dall'intervento dell'assessore alle attività produttive Francesco Colonna.

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